La Nuova Sardegna

Il ciclone Cleopatra che lo scorso 18 novembre sconvolse centri e territori di mezza Sardegna continua a distanza di mesi di mettere in luce nuovi gravi danni causati specie alla viabilità rurale dall’evento calamitoso. Giusto l’altro ieri infatti, dopo un attento sopralluogo compiuto dai tecnici e dagli agenti di polizia municipale di Galtellì, il sindaco Giovanni Santo Porcu ha posto i sigilli al ponte sul rio Sologo in regione San Martino-Bittitai. Tecnici e vigili urbani hanno infatti appurato che la furia della piena del Sologo aveva scalzato il piede di terra in corrispondenza dei muri d’ala del ponte, scavando di fatto un cunicolo sotto la sede carrabile. Vista l’estrema pericolosità della situazione che interessa un tratto viario trafficato anche da una discreta viabilità pesante, si è dunque provveduto alla chiusura precauzionale del ponte in oggetto. «Il direttore ingegnere del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale Antonio Angelo Madau – assicura il primo cittadino galtellinese – dopo un sopralluogo dei propri tecnici e considerata la funzione strategica del ponte si sta già adoperando per intervenire nell’immediato al ripristino dello stesso. Il ponte – spiega sempre Giovanni Santo Porcu – è usato soprattutto dalle aziende agricole locali e dai mezzi dell’ente foreste particolarmente impegnato in questo periodo nella lotta e nelle prevenzione contro gli incendi che minacciano il polmone verde di Prunetta. Visto che attualmente anche l’altro ponte sul Sologo è attualmente interdetto al traffico (la “famosa” passerella sommergibile affondata dall’ultimo alluvione ndc), confidiamo che il Consorzio di Bonifica e altri enti competenti si attivino in termini rapidissimi per la realizzazione almeno di un intervento tampone che consenta una immediata riapertura del ponte ora chiuso al traffico». (a.f.)