La Nuova Sardegna

Nuoro

Da Roma a Torpè per ricostruire le case alluvionate

di Sergio Secci
Da Roma a Torpè per ricostruire le case alluvionate

Un campo di lavoro per gli abitanti di Torpé colpiti dalla disastrosa alluvione del novembre scorso. È l’iniziativa mesa in campo dal 13 al 20 luglio dal movimento umanità nuova, “Azione per un Mondo...

12 luglio 2014
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Un campo di lavoro per gli abitanti di Torpé colpiti dalla disastrosa alluvione del novembre scorso. È l’iniziativa mesa in campo dal 13 al 20 luglio dal movimento umanità nuova, “Azione per un Mondo Unito”, che ha sede a Rocca di Papa in provincia di Roma.

L’iniziativa, che si svolge con il supporto del comune di Torpè e dell’associazione Santo Torpè, convoglierà in paese una trentina di volontari coordinati da alcuni professionisti che, nell’arco di una settimana, saranno impegnati nel ripristinare le condizioni minime di agibilità di alcune delle abitazioni seriamente danneggiate dal passaggio del ciclone Cleopatra del novembre scorso.

Le case sono state individuate attraverso un bando pubblico dall’amministrazione comunale guidata da Antonella Dalu e i lavori consisteranno essenzialmente in sanificazione, tinteggiatura delle pareti e piccoli interventi di sostituzione di parti danneggiate sugli impianti elettrici. Altri interventi, che richiedono per la loro realizzazione tempi più lunghi, saranno oggetto di una seconda fase di lavoro che si svolgerà entro breve tempo.

One Lab e AMU hanno raccolto i fondi per il progetto attraverso pubbliche sottoscrizioni mettendo insieme oltre 15 mila euro destinati a coprire le spese relative a materiali, organizzazione, manodopera specializzata, spese organizzative e quant’altro servirà per l’attuazione del progetto. Già nella serata di domani, i volontari incontreranno i proprietari delle abitazioni interessate nei locali parrocchiali per prendere gli accordi necessari e dalla mattinata successiva saranno operativi.

A conclusione dei lavori sabato prossimo sarà organizzata in paese una grande festa per ringraziare della collaborazione le associazioni culturali, ricreative e di volontariato che hanno partecipato all’iniziativa.

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