La Nuova Sardegna

Nuoro

Il 31enne confessa durante lo straziante addio a Sofia

di Gianna Zazzara
Il 31enne confessa durante lo straziante addio a Sofia

Il conducente dell’auto che ha provocato l’incidente ha ammesso le sue colpe A Orani migliaia di persone in lacrime ai funerali della bimba di 11 mesi

09 luglio 2014
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INVIATO A ORANI. Antonio Pireddu ha confessato. Ha ammesso di essere lui alla guida dell’Alfa 159 che ha provocato l’incidente in cui è morta la piccola Sofia. Ha confessato la sua colpa proprio mentre la bara bianca con la piccola Sofia Noli entrava in chiesa a Orani tra due ali di folla in lacrime.

Per lei, morta dopo due notti di agonia per le ferite riportate nel terribile incidente avvenuto sabato scorso sulla strada Nuoro-Lanusei, gigli e rose bianche. È l’ultimo saluto dei bambini di Orani che ieri pomeriggio, a centinaia, si sono presentati nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo con un fiore in mano per accompagnare Sofia nel suo ultimo viaggio.

Ieri era la giornata del dolore per Orani. Ieri era il giorno dei funerali della piccola Sofia. Una folla commossa ha atteso per oltre un’ora sotto il sole, nella cornice del monte Gonare, l’arrivo della sua bara bianca, giunta a Orani dall’ospedale San Francesco di Nuoro. Accanto al feretro, distrutto dal dolore, il padre Antonio Noli che era alla guida dell’auto quando sabato scorso si è visto piombare addosso l’auto condotta dal 31enne Antonio Pireddu, anche lui di Orani.

A rendere ancora più straziante l’ultimo addio a Sofia è stata l’assenza della mamma, Anna Pes, ancora ricoverata al San Francesco di Nuoro per un grave trauma toracico riportato nello scontro. «Questo piccolo fiore non fa più parte della terra, ora è stato trapiantato nei giardini del cielo, sarà lei ora dal cielo a confortare mamma Anna e papà Antonio che non hanno più lacrime per piangere», ha detto il parroco don Riccardo Fenudi che ha celebrato il rito insieme ai parroci dei paesi vicini, don Pietro Puggioni da Fonni, don Luciano Monni da Oliena, don Michele Casula da Dorgali e don Piero Borrotzu da Nuoro.

Presente alla cerimonia anche il sindaco Franco Pinna che ieri ha proclamato il lutto cittadino. L’ordinanza che ha firmato ha previsto che le bandiere fossero a mezz’asta per tutto il giorno. Nel pomeriggio, poi, negozi e uffici chiusi con l’indicazione di abbassare tutte le saracinesce.

Una comunità, quella di Orani, sconvolta dalla morte della bambina. Ieri a migliaia hanno atteso sulle scale che portano alla chiesa di Sant’Andrea la piccola bara bianca, accompagnata fino all’altare dai rintocchi delle campane.

Antonio Noli e Anna Pes sono molto amati a Orani. Cattolici praticanti, in quella chiesa che ieri ha accolto la loro piccola per il suo ultimo viaggio si sono sposati e hanno battezzato Sofia. «È una vera famiglia cristiana. In questa stessa chiesa Sofia ha ricevuto il sacramento del battesimo e ora le diciamo addio», ha detto don Riccardo Fenudi con la voce rotta dal pianto.

Moltissimi gli oranesi che hanno atteso sul sagrato l’uscita del feretro. La chiesa, infatti, non è riuscita a contenere la folla.

La bara, sorretta dai parenti e dagli amici più stretti di Antonio Noli, è stata accompagnata a piedi fino al cimitero del paese che si trova sulla collina sovrastata dalla chiesa di San Francesco Saverio. Dietro Sofia, papà Antonio, che camminava a fatica. Ad aprire la processione, invece, c’erano tutti i bambini di Orani, muti nel loro dolore, che hanno così voluto dare l’ultimo saluto a quella bambina che da grande avrebbe voluto fare la cantante. Faceva già parte del coro parrocchiale, la piccola Sofia.

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