La Nuova Sardegna

Nuoro

I sindaci rilanciano l’Accordo di Tossilo

I sindaci rilanciano l’Accordo di Tossilo

Macomer, venerdì un incontro in Comune dei primi cittadini con il presidente della Provincia

09 luglio 2014
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MACOMER. I sindaci del Marghine e la Provincia uniscono l’impegno politico e gli sforzi per rianimare l’Accordo di programma di Tossilo: uno strumento creato per rilanciare l’area di crisi di Macomer dopo la chiusura della Legler e del calzificio Queen, sul quale sono state riposte mille speranze, soprattutto da parte dei disoccupati, ma che non ha mantenuto le promesse.

Venerdì, nell’aula delle aziende del Consiglio comunale di Macomer si terrà un tavolo di verifica dell’accordo che punta a riaprire una partita avviata stancamente verso il fallimento e che sembrava ormai chiusa. Ci saranno i sindaci di Macomer, Bortigali, Borore, Birori e Sindia, i cinque Comuni che avevano sottoscritto l’accordo, il presidente della Provincia e l’assessore regionale alla programmazione, Raffaele Paci.

L’incontro è fissato per le ore 10,00. Tre i punti sui quali i sindaci e la Provincia sono pronti a battersi per rilanciare l’accordo: vincolare la dotazione finanziaria inutilizzata agli interventi nell’area di Tossilo, introdurre nuovi strumenti di incentivazione che invoglino e favoriscano le nuove iniziative imprenditoriali e semplificare le procedure d’accesso ai finanziamenti. L’ultimo punto è fondamentale per il buon funzionamento di uno strumento che non ha prodotto risultati a causa dei meccanismi complessi previsti per l’erogazione dei finanziamenti, procedure assurde alle quali è da attribuire il parziale fallimento dell’accordo. Il freno a mano della burocrazia ne ha rallentato l’attuazione fino a fermarlo del tutto. La conseguenza è il flop di alcuni progetti e la fuga degli imprenditori scoraggiati da meccanismi burocratici da sfinimento.

L’apertura del tavolo di verifica che porrà le basi per rilanciare l’accordo è stata chiesta a gran voce dai sindaci dei cinque comuni interessati dopo che il comune di Macomer aveva posto l’esigenza di riprendere con la Regione un discorso di rilancio del territorio che sembrava si fosse interrotto. Praticamente si riparte da zero recuperando le risorse non spese sulle quali avevano puntato gli obiettivi altri territori ed eliminando gli ostacoli che ne avevano impedito l’utilizzo. Sul rilancio dell’accordo di programma sono riposte le ultime speranze del territorio. È per questo che le amministrazioni interessate hanno posto una cura particolare cura nell’organizzare l’incontro di venerdì.

Sabato c’è stato un vertice preparatorio per predisporre la scaletta del tavolo istituzionale al quale hanno partecipato il sindaco, Antonio Succu, e il capo di gabinetto dell’assessorato alla Programmazione, Anna Pireddu, che è di Macomer e ben conosce dettagli e meccanismi dell’accordo. «I residui non spesi della dotazione finanziaria – aveva detto Succu nel corso di una riunione di consiglio –, devono essere spesi per incentivare iniziative che favoriscano il rilancio di questo territorio. Venerdì porremo questa esigenza all’assessore alla Programmazione e diremo in modo chiaro che l’accordo deve essere attuato in tutte le sue parti facilitandone l’attuazione».

La battaglia per il rilancio dell’accordo di programma era stata riaperta dal comune di Macomer con un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale nel mese di gennaio. Gli altri comuni avevano sostenuto l’iniziativa. Il presidente della Provincia, Costantino Tidu, al quale i sindaci avevano dato mandato per convocare il tavolo di verifica e l’incontro con l’assessore, ha sostenuto l’iniziativa. La Regione ha risposto fissando l’incontro per venerdì. L’amministrazione di Macomer ha messo a disposizione l’aula del Consiglio è ha chiesto che si tenesse in città.

Sull’incontro sono riposte molte delle speranze dei tanti disoccupati.

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