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Nuoro

Scontro sulla Nuoro-Lanusei: Orani saluta la piccola Sofia, solo il padre dietro il feretro

Scontro sulla Nuoro-Lanusei: Orani saluta la piccola Sofia, solo il padre dietro il feretro

L’investitore Antonio Pireddu ha dichiarato di aver avuto un colpo di sonno e di aver perso il controllo della sua Alfa che è finita sulla Megane con la famiglia Noli

08 luglio 2014
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NUORO. Ha deciso di assumersi le proprie responsabilità Antonio Pireddu, il 31enne di Orani che sabato mattina con la sua Fiat Alfa, mentre percorreva la statale 389 Nuoro-Lanusei ha provocato un'invasione di corsia andando ad impattare con la Renault Megane dei genitori di Sofia Noli, 11 mesi appena, morta all'ospedale dopo due notti di agonia.

Il giovane, che all'inizio aveva negato di essere alla guida dell'auto, versione confermata anche dal padre, ha chiesto di essere sentito questo pomeriggio dal Pm di Nuoro Andrea Schirra, titolare dell'inchiesta sul tragico scontro. Alle 15, accompagnato dal suo avvocato Francesco Carboni, si è presentato dal magistrato per confessare che il giorno dell'incidente al volante della vettura c'era lui.

Pireddu dunque ha ritrattato e in due ore di interrogatorio ha spiegato al Pm che il padre non era con lui al momento dello schianto, ma sarebbe sopraggiunto soltanto dopo quando lui stesso lo ha chiamato al telefono.

Quanto alla dinamica dell'incidente, il giovane avrebbe messo agli atti che è stato un colpo di sonno, dopo una notte passata a divertirsi, a provocare l'invasione di corsia della sua Fiat Alfa che ha provocato l'impatto con la Megane, costato la vita alla piccola Sofia e in cui è rimasta ferita gravemente anche la mamma Anna Pes, più lievi invece le conseguenze riportate dal papà Antonio Noli. Pireddu, peraltro risultato positivo all'alcoltest, è ora indagato per omicidio colposo e suoi confronti potrebbe scattare presto dei provvedimenti: rischia dai tre ai 15 anni di carcere.

Oggi pomeriggio si sono svolti i funerali della piccola Sofia. Un fiore bianco per ogni bambino, un cuscino di fiori dello stesso colore sulla piccola bara e tanta commozione. C'era tutto il paese di Orani per Sofia Noli, morta a 11 mesi in un incidente stradale sulla Nuoro-Lanusei mentre viaggiava con i suoi genitori in quella che doveva essere una giornata di svago.

«Questo piccolo fiore non fa più parte della terra, ma è già trapiantato nei giardini del cielo, sarà lei ora dal cielo a confortare mamma Anna e papà Antonio che non hanno più lacrime per piangere», ha detto il parroco Don Riccardo Fenudi nella sua omelia.

Per celebrare i funerali di Sofia sono giunti anche i parroci dei paesi vicini: don Pietro Puggioni da Fonni, don Luciano Monni da Oliena, don Michele Casula da Dorgali e don Piero Borrotzu da Nuoro.

La piccola bara bianca giunta dall'ospedale San Francesco di Nuoro è entrata nella navata centrale della chiesta parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo alle 16.30 esatte: dietro il feretro il padre della piccola, Antonio Noli, distrutto dal dolore e ancora sofferente per le ferite riportate nell'incidente.

La madre di Sofia, Anna Pes, non ha potuto dare l'ultimo saluto alla sua bambina, si trova infatti ancora ricoverata all'ospedale di Nuoro per un grave trauma toracico riportato nello schianto. La chiesa di Sant'Andrea non è riuscita a contenere la folla.

E oggi a Orani è lutto cittadino, negozi e uffici chiusi per dare l'ultimo saluto a Sofia, strappata alla vita alla quale si era appena affacciata.

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