La Nuova Sardegna

Nuoro

oliena

Orti e frutteti in balia dei mufloni

Orti e frutteti in balia dei mufloni

Gli agricoltori: «Non possiamo piantare nulla, distruggono tutto»

06 luglio 2014
1 MINUTI DI LETTURA





OLIENA. «Giusto tutelare gli animali ma altrettanto giusto è tutelare il lavoro della gente». È sempre più emergenza mufloni. Le devastazioni nelle campagne sono ormai all’ordine del giorno. Vigne, orti e piantagioni di varia natura sono alla mercè dell’animale sardo per eccellenza e le lamentele dei proprietari dei terreni coltivati sono sempre più numerose e allarmanti. Accade lungo tutta la parte pedemontana del Corrsasi anche se gli animali si sono ormai spinti fino alla zona di Pappaloppe. Dietro il loro passaggio rimane la distruzione che vanifica il lungo lavoro di contadini, ortolani e viticoltori. Ormai sono centinaia, dal monte scendono greggi di 30 e 40 animali alla ricerca di acqua e di piante tenere. «In particolare – racconta uno dei proprietari dei terreni danneggiati – nella zona di Musserrata, non ci sono orti o frutteti in cui non sia stato registrato il loro passaggio. Non possiamo piantare nulla che il giorno dopo è distrutto. Un fenomeno che ormai si ripete ogni anno da diverso tempo causando un danno non indifferente. Va bene – aggiunge – tutelare gli animali ma altrettanta attenzione e tutela va destinata al lavoro della gente. Bisogna trovare delle soluzioni. Una – suggerisce – potrebbe essere quella di realizzare ai pedi del monte degli abbeveratoi e mangiatoie per i mufloni, magari creando qualche posto di lavoro per giovani». (n.mugg.)

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative