La Nuova Sardegna

SINDIA. Erano appena passate le 17 di sabato scorso, quando una vedetta in servizio presso il monte sant’Antonio ha avvistato un incendio sviluppatosi in località Iscaraulas, vicino al paese. L’intervento tempestivo degli agenti della forestale, intervenuti dalla stazione di Macomer con due squadre composte da una decina di persone e un elicottero Lama con cestello, hanno scongiurato il rischio che le fiamme si propagassero a tutta l’area. L’intervento dell’elicottero, decollato dalla base di Santa Maria, vicino a Bosa, che ha operato nella zona per circa due ore effettuando una decina di lanci di acqua dopo essersi rifornito da uno sbarramento sul rio Mannu, e degli uomini delle squadre a terra, ha evitato danni maggiori. Il fuoco, per fortuna, si è limitato a bruciare soltanto sterpaglie e poco più di cinque ettari di terreno pascolativo nudo, senza causare danni a persone e animali o aziende agricole. L’incendio, stando a quanto si è appreso, pare sia partito da una stradina di penetrazione agraria che conduce verso Pischinesi, se non bloccato tempestivamente avrebbe potuto raggiungere l’area boschiva di Tiddiris causando danni ben maggiori rispetto a quelli provocati. L’immediato intervento degli uomini e dei mezzi della forestale, che hanno provveduto anche a bonificare l’area, ha evitato conseguenze più gravi. Le temperature elevate di questo inizio d’estate, accompagnate dal vento di scirocco, insieme all’incuria e all’azione criminale di qualche delinquente privo di scrupoli, sono la causa principale dei roghi che fanno scempio dei nostri boschi. La forestale, come ogni anno, mette in campo le forze disponibili. Ma la prevenzione rimane sempre il deterrente più importante per evitare di ridurre i boschi in cenere. Chi dovesse avvistare un incendio chiami immediatamente il 1515. (pi.ma.)