La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, erbacce nei siti archeologici

di Salvatore Martini
Siniscola, erbacce nei siti archeologici

Le tombe dei giganti di Su Picante in totale abbandono La segnalazione da parte dei cittadini e dei turisti

29 giugno 2014
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SINISCOLA. Altro che le tombe dei giganti: nel sito archeologico di Su Picante la cosa che balza subito agli occhi sono le erbacce. Regnano il disordine e l’incuria nella località dell’agro di Siniscola, che ogni anno richiama tanti visitatori appassionati delle strutture architettoniche che raccontano le origini della Sardegna. Quest’anno nel sito di Su Picante, nella zona di Jorgi ufrattu, lungo la Capo Comino-Irgoli, le operazioni di pulizia sono in forte ritardo. La segnalazione è di un gruppo di siniscolesi, che due giorni fa si è recato sul posto per visitare il sito archeologico. Restando di stucco nel vedere i lastroni in pietra, la stele, l’esedra e gli altri elementi architettonici realizzati dai nuragici, ricoperti dalle erbacce alte ormai secche.

Alla protesta si sono uniti anche alcuni turisti, che nei giorni scorsi, visto che la giornata non era ideale per stare in spiaggia, hanno deciso di trascorrere il pomeriggio all’insegna della cultura, raggiungendo la località archeologica su indicazione di alcuni amici sardi.

«Che delusione trovare il sito in quelle condizioni – scrivono i turisti – anche perché si tratta di strutture molto particolari, che non capita di poter visitare spesso. Siamo riusciti a fatica a farci strada tra erbacce e rami, riuscendo a visitare le tombe dei giganti solo in parte. Speriamo che le autorità procedano con la pulizia del sito in fretta, affinché, prima della fine delle ferie, possiamo ritornare a Su Picante e godere pienamente di quello che offrono questi luoghi, testimonianza di civiltà del passato che hanno ancora tanto da raccontare». L’assessore comunale all’Ambiente, Danila Pusceddu, annuncia tempi rapidissimi per la pulizia del sito archeologico. A Su Picante l’erba verrà tagliata a breve, insomma, riportando la località al suo splendore. I siti archeologici sono infatti una risorsa da tutelare.

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