La Nuova Sardegna

Nuoro

Piano Sic di Campeda, incontro pubblico con gli allevatori

di Tito Giuseppe Tola
Piano Sic di Campeda, incontro pubblico con gli allevatori

Alla conferenza hanno partecipato anche i funzionari del Savi Nessun vincolo nell’area e valorizzazione dei prodotti locali

28 giugno 2014
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MACOMER. Col prossimo passaggio sarà valutata la compatibilità ambientale, poi gli adeguamenti e gli aggiornamenti del Sic di Campeda saranno operativi. Giovedì, nell’aula del consiglio comunale, si è svolto l’incontro pubblico per la presentazione del nuovo piano con la partecipazione dei portatori locali di interesse operanti sul sito, che sono soprattutto gli allevatori, dei residenti nei comuni interessati e delle associazioni ambientaliste, il servizio Savi ed il Servizio tutela della natura. Oltre ai rappresentanti dei comuni (per Bortigali c’era il sindaco), c’erano una delegazione dei proprietari dei terreni che ricadono nel sito, due rappresentanti del Corpo forestale e Legambiante di Macomer. L’aggiornamento è stato elaborato dalla società Criteria di Cagliari. Quello presentato a Macomer è il piano di gestione del Sic, il sito di importanza comunitaria “Altopiano di Campeda”, che ricade interamente in provincia di Nuoro e interessa i tre comuni per un’area complessiva di 4.634 ettari, delimitati a nord e nord Ovest con il corso del fiume Temo, a sud da un tratto della strada statale 129-bis e sul lato orientale dalla nella parte più a Sud e da tratto della Ferrovie dello Stato nel tratto della stazione di Campeda. Il 70% ricade in territorio di Macomer, il 25% nel territorio di Sindia e il 5% in quello di Bortigali. Quella di Campeda è una delle 83 aree Sic individuate nel territorio regionale e inserite nella rete europea Natura 2000, che è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. La preoccupazione degli allevatori era che il Sic imbalsamasse il territorio con i vincoli, ma nel corso dell’incontro è stato spiegato che nell’ara si può fare tutto purchè non degradi l’habitat e le specie presenti. Ne derivano anche dei vantaggi per i comuni interessati, che sono principalmente quello di Macomer e Sindia e marginalmente il comune di Bortigali, ma anche per i proprietari dei fondi che ricadono nell’area del sito e le popolazioni della zona. Il ritorno economico per le aziende che ricadono nell’area Sic riguarda l’accesso ai finanziamenti per il fotovoltaico e la tutela delle specie, ma si prevede anche una ricaduta in termini di immagine per le produzioni locali.

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