La Nuova Sardegna

Nuoro

ricorso al Tar sui cantieri verdi

Jerzu vince la vertenza con il Comune di Arzana

di Claudia Carta
Jerzu vince la vertenza con il Comune di Arzana

JERZU. La spunta Jerzu, nella bagarre legale a suon di ricorsi, richieste di sospensiva e udienze varie, nei confronti del comune di Arzana. Oggetto del contendere lo stanziamento, da parte della...

06 giugno 2014
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JERZU. La spunta Jerzu, nella bagarre legale a suon di ricorsi, richieste di sospensiva e udienze varie, nei confronti del comune di Arzana. Oggetto del contendere lo stanziamento, da parte della Regione Sardegna, del contributo minimo di 90 mila euro ai comuni, al fine di attivare i cantieri verdi, visti sempre più come urgente intervento anticrisi, a fronte di una situazione occupazionale drammatica. Una delibera, quella approvata dalla giunta regionale nel novembre scorso, che non è andata giù all'amministrazione arzanese, nonostante il paese del Porcino d’oro risultasse beneficiario anch'esso di un contributo di ben 190 mila euro, per il 2013, e di quasi 400 mila per l’anno precedente. Da qui, la proposta di ricorso al Tar, con l’impugnazione della delibera in questione. Con il ricorso, il Comune di Arzana aveva chiesto, in via cautelare, la sospensione dell’erogazione del finanziamento. Richiesta che, se accolta, avrebbe fatto perdere il contributo, tra gli altri, anche al comune di Jerzu, in quanto il finanziamento doveva completare il suo iter – e quindi i denari dovevano essere spesi – entro il 31 dicembre 2015. Il capoluogo del Cannonau, unico tra tutti i comuni coinvolti, ha deciso di difendersi in giudizio, nella consapevolezza della legittimità dell’operato della Regione, costituitasi anch’essa in giudizio. La difesa del comune di Jerzu, affidata ai legali Mauro Pretti e Luigia Pisano, alla luce della richiesta di sospensiva avanzata da Arzana, ha risposto con pari atteggiamento di tutela: via libera all'eventuale sospensione del finanziamento, a condizione che il Comune arzanese prestasse una cauzione del medesimo importo, 90 mila euro. Una garanzia, insomma, affinché, nell'ipotesi di esito favorevole della causa – per Jerzu – ma tardivo, il paese dei Tacchi avesse la possibilità di incamerare la somma anche oltre la data del 31 dicembre 2015. Davanti a una tale risposta, l’amministrazione guidata da Marco Melis ha rinunciato, nel corso della prima udienza del 26 marzo scorso, alla richiesta sospensiva: troppo alto il rischio di incorrere in un notevole aggravio economico. Rinuncia accettata dai legali del comune jerzese a una, imprescindibile, condizione: il collegio avrebbe dovuto pronunciarsi in merito nel più breve tempo possibile. Così è stato: udienza di trattazione fissata per il 28 maggio. All’esito della quale, e a soli quattro mesi dalla notifica del ricorso, è intervenuta la decisione del Tar.

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