La Nuova Sardegna

BIRORI. Il Comune di Birori ha azzerato la Tasi per il 2014. I contribuenti del paese potranno dormire sonni tranquilli fino all’anno prossimo. Per ora non si paga, in futuro si vedrà. La legge che istituisce la nuova imposta consente ai comuni di ridurla fino all’azzeramento. Basta una delibera del consiglio comunale. Di fronte alla grave situazione economica che pesa sui bilanci delle famiglie, il comune di Birori ha preso il coraggio a due mani e ha tagliato la tassa. «L’azzeramento della Tasi si applica a tutti i possessori di immobili – dice il vice sindaco, Francesco Sulas, – la legge ci permette di azzerarla e l’abbiamo fatto. Non potevamo continuare a spremere i contribuenti con un ulteriore aggravio di tasse. A Birori abbiamo famiglie che, pur possedendo la casa dove abitano, si dibattono in difficoltà economiche. La maggioranza dei cittadini vive di pensioni al minimo. Molti hanno figli a carico. Abbiamo perciò deciso di non appesantire gli oneri di cui sono già gravati i contribuenti». La Tasi è la “tassa dei servizi indivisibili” e ha preso il posto dell’Imu, l’imposta municipale unica che gravava sulle case. È una componente della Iuc, bruttissimo e inquietante acronimo che indica l’imposta unica comunale, ed è destinata a finanziare i servizi quali l’anagrafe, l’arredo urbano e l’illuminazione pubblica. Si paga sulla prima e la seconda casa, oltre che sulle aree fabbricabili. Parlare di seconde case a Birori fa sorridere. Chi ne possiede più di una è proprietario della casa di abitazione e di qualche edificio ereditato che non il più delle volte non è abitabile e di solito viene utilizzato come magazzino o per tenerci le galline, non certo come seconda residenza per trascorrervi le vacanze. (t.g.t.)