La Nuova Sardegna

Nuoro

Olzai aderisce alle Giornate dei mulini

di Giovanni Maria Sedda
Olzai aderisce alle Giornate dei mulini

Per l’iniziativa europea l’amministrazione comunale ha deciso di aprire “su mulinu ezzu”: un vero gioiello di ingegneria

10 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





OLZAI. “Su mulinu bezzu” del rio Bisine farà parte dei festeggiamenti delle “Giornate europee dei mulini” che si celebreranno in Francia e in altre nazioni e a Olzai il 17 e il 18 maggio. Infatti anche nel piccolo villaggio di Olzai, l’amministrazione comunale ha organizzato una serie di manifestazioni finalizzate alla promozione turistica dell’antico mulino idraulico e del patrimonio culturale e storico del territorio.

E questo perché il mulino nel rio Bisine è uno degli esempi più interessanti di “architettura preindustriale” esistenti in Sardegna. Un autentico gioiello di ingegneria idraulica e meccanica, costruito nell’ottocento dalla nobile famiglia Cardia–Mesina. Dopo alcuni decenni di incuria e abbandono, l’immobile è stato acquistato dal Comune nel 2002 e aperto al pubblico nel dicembre del 2004 con una solenne inaugurazione.

Da dieci anni, l’antica struttura in granito è perfettamente funzionante. Al suo interno è possibile assistere alle operazioni di molitura del grano.

In occasione delle due “Giornate europee dei mulini”, sarà possibile visitare questo monumento storico, riportato al suo antico splendore grazie a diversi progetti di restauro e alla manutenzione dei soci della società Su’Antaru di Lidia Siotto, che ne hanno garantito il funzionamento e che il 17 e il 18 cureranno le visite guidate.

La manifestazione, voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tonino Ladu, si aprirà sabato alle 9,30 con il convegno “Quale energia in Sardegna per un futuro sostenibile” al quale parteciperanno autorevoli personalità politiche ed esperti del settore.

Tra le iniziative promozionali più interessanti, da segnalare l’organizzazione di passeggiate guidate nel suggestivo centro storico del paese con arrivo al mulino e le lavorazioni dei pani tipici negli antichi forni a legna.

Gli amanti dell’arte potranno visitare il Retablo della Pestilenza nella chiesa medioevale di Santa Barbara e la pinacoteca comunale e la casa museo “Carmelo Floris”.

Infine gli appassionati di eno-gastronomia avranno l’opportunità di acquistare prodotti agro alimentari di eccellenza: dai famosi formaggi pecorini “Bisine” a caglio vegetale dell’azienda Erkìles, ai tradizionali prodotti freschi e stagionati dei caseifici artigianali Agasti e Monte Nieddu e ai pregiati pistilli di zafferano dell’azienda biologica Talla’e ore, per continuare con il pane e dolci tradizionali di Francesca Loddo e del forno di Stefano Piva, i liquori di bacche e altri distillati della fattoria didattica di Barbara Rubiu e il miele raffinato dell’azienda apicola Susanna Erriu.

La sagra si concluderà il pomeriggio del 18, con l’esibizione itinerante degli allievi della Scuola civica di musica dell’Unione dei comuni Barbagia diretti dalla maestra Ilaria Loi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative