La Nuova Sardegna

Nuoro

Non sparò alla casa del sindaco: assolto

Non sparò alla casa del sindaco: assolto

Giampietro Argiolas era stato condannato in primo grado a 12 anni per le tre fucilate contro il primo cittadino di Ottana

09 maggio 2014
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NUORO. Assolto per non aver commesso il fatto. Dopo quasi 4 anni di custodia cautelare tra il carcere, 2 anni e 10 mesi, e gli arresti domiciliari. Ma da ieri pomeriggio, Giampietro Argiolas, 41 anni, un allevatore di Noragugume, è un uomo libero. I giudici della Corte d’appello di Sassari (presidente Ida Soro, a latere Gianni Delogu e Maura Nardin) l’hanno assolto dall’accusa di essere stato uno degli autori dell’attentato al sindaco di Ottana, Giampaolo Marras, la notte del 23 settembre 2010. Ribaltando la sentenza di condanna a 12 anni che gli era stata inflitta nel processo di primo grado celebrato nel tribunale di Nuoro.

Giampietro Argiolas è stato assolto per non aver commesso il fatto. I giudici hanno accolto le argomentazioni del suo difensore, l’avvocato Luigi Esposito del Foro di Sassari, che è riuscito a far riaprire l’istruttoria dibattimentale e, con l’ausilio di due perizie tecniche, a dimostrare che tutti gli elementi a carico del suo assistito erano privi di fondamento. In particolare per quanto riguarda la collocazione sul luogo dell’attentato all’ora in cui erano state sparate le fucilate. La cella che aveva captato il segnale del telefonino di Argiolas non sarebbe stato assolutamente compatibile con gli elementi raccolti dagli investigatori che avevano portato alla condanna di primo grado. Il procuratore generale Maria Gabriella Pintus ha sollecitato la conferma della condanna dell’allevatore di Noragugume e l’ha ribadita anche in fase di repliche, ma i giudici dopo una lunga camera di consiglio hanno deciso di non ritenere colpevole Giampietro Argiolas. Che così dopo quattro anni di custodia cautelare, due anni e 10 mesi dei quali trascorsi in carcere, ha potuto riassaporare il gusto della libertà.

Argiolas, insieme a Yuri Sedda, lo zio Maurizio Sedda e Roberto Fenudi erano ritenuti i responsabili dell’attentato al sindaco di Ottana, Gian Paolo Marras e alla sede dell’Eiss. I tre, che hanno scelto il processo con il rito abbreviato, sono stati condannati: Yuri Sedda a 6 anni e 8 mesi, Maurizio Sedda a 7 anni e Roberto Fenudi a 6 anni.

Secondo le accuse, Maurizio Sedda e Roberto Fenudi, dipendenti della Legler, sarebbero state le menti del disegno criminoso e Yuri Sedda avrebbe collocato la bomba davanti alla sede dell’Ente italiano di servizio sociale, accanto al Comune di Ottana. Mentre per le tre fucilate caricate a pallettoni esplose contro la casa del sindaco pochi minuti dopo l’attentato dinamitardo era stato accusato Giampietro Argiolas, che però è riuscito a dimostrare la sua estraneità al drammatico episodio.

Ora le indagini ricominciano. Più complicate. (plp)

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