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Giornate dell’asino, un successo

Giornate dell’asino, un successo

La pioggia ha influito sui visitatori che sono stati comunque tanti

07 maggio 2014
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ORTUERI. “Le giornate dell’asino sardo”, che sono state celebrate sabato e domenica sono state disturbate dalle piogge, soprattutto il sabato, ma la festa è stata comunque solenne nelle ore di quiete. La manifestazione che si è svolta nel “parco dell’asino”, in regione “Mui Miuscas”, a Ortueri, ha comunque confermato la giustezza della formula che unisce ambiente e produzioni in un paesaggio maestoso e superbo come tanti altri della Sardegna Centrale. Gli asini, poi, sembrava quasi che nutrissero interesse verso questo evento e hanno mostrato, anche in questa seconda edizione, maggiore disponibilità nell’accogliere gli ospiti. Purtroppo l’inclemenza climatica ha certamente influito sulla folla dei visitatori che incessantemente passeggiavano fra gli stands. L’evento organizzato dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Salvatore Casula, con la collaborazione delle associazioni locali, ha comunque avuto grande successo. Provocato, soprattutto, dalla creatività degli artigiani del legno, in grado di proporre percorsi didattici originali e importanti: dal taglio del noce fino allo sportello della credenza ricavate dalle radici di ginepro.

«Numerose e di qualità, dunque, tutte le proposte espositive – come ha voluto commentare il sindaco Salvatore Casula – che indicano come la creatività artigiana sia da sempre un fondamentale toccasana poiché sa tradurre e conciliare il nuovo col vecchio, la tradizione con l’innovazione. Senza far torti basterà citare la presenza del tessile, del pellame, del sughero, del legno, della ceramica, con intarsi, oggettivistica, e quant’altro si conosce almeno dai nostri nonni. Non meno importante il settore agro-alimentare con leccornie, produzioni originali e riscoperte che arrivano fino al polline come se non bastasse la papa reale e i propoli; conserve e creme di verdure ed erbe. La manifestazione – ha concluso il primo cittadino – ha perfettamente colto le aspettative che si pongono l’obiettivo di stimolare e rafforzare tutte le iniziative che, partendo dalle nostre materie prime, possano generare processi di microeconomia che rivisitino anche la cultura sia etonografica che antropologica dell’isola». (g.m.s.)

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