La Nuova Sardegna

Nuoro

Gli instagramers sulle tracce del Nobel

di Luciano Piras
Gli instagramers sulle tracce del Nobel

Fotografi scatenati a Nuoro con le invasioni digitali. E l’Istituto superiore etnografico cerca i fondi per restaurare la facciata della casa natale della scrittrice

23 aprile 2014
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NUORO. La piccola Nuoro come la grande Milano: da una parte, la metropoli lombarda che si mobilita in vista dell’Expo 2015 per ristrutturare la casa di Alessandro Manzoni; dall’altra, il capoluogo della Barbagia che cerca fondi per restaurare la casa di Grazia Deledda. La facciata, per la precisione. «Siamo a caccia di fondi» conferma Bruno Murgia, presidente dell’Isre, l’Istituto superiore etnografico della Sardegna, l’ente che gestisce e cura, sin dagli anni Settanta, il Museo deleddiano, la casa natale del premio Nobel, uno dei musei letterari più visitati d’Italia con le sue 21mila presenze annue. Turisti soprattutto, molti gli stranieri, incuriositi dal piccolo mondo di una grande della letteratura internazionale. Turisti che restano di stucco davanti alla storica palazzina di via Deledda al numero 28 o 42, civico da chiarire. Le condizioni della facciata, infatti, lasciano a desiderare.

Se è vero che gli interni, cortile compreso, ammaliano i visitatori per l’accuratezza e la scrupolosità della gestione, altrettanto vero è che gli esterni lasciano alquanto a desiderare. Tra una patina di muffa, qualche crepa e più strati di intonaco, il biglietto da visita non è certo dei migliori. «Sì, è evidente che la facciata ha bisogno di un’adeguato recupero» va avanti Murgia. «Naturalmente rispettando la tipologia architettonica e le peculiarità dell’edificio» aggiunge in coro con il direttore dell’Isre, Paolo Piquereddu. Certo è che in attesa di un vero e proprio progetto, Casa Deledda continuerà a essere tappa obbligata per i turisti in arrivo a Nuoro. Tappa obbligata anche per gli instagramers e i blogger che domani mattina si ritroveranno insieme per una “Invasione digitale” che mette al centro dell’attenzione la scrittrice premio Nobel per la letteratura nel 1926. Instagramers e blogger, ma anche fotografi, archeologi, storici, esperti di comunicazione e «semplici amanti del proprio paese con i più svariati background» recita l’invito diffuso dagli organizzatori dell’evento, il Gruppo giovani della Confcommercio Nuoro-Ogliastra. Sono loro che chiamano a raccolta per questa singolare «Invasione digitale che vuole rendere omaggio a una donna che ha ricevuto un premio unico in Italia, la scrittrice premio Nobel del 1926 Grazia Deledda». L’invasione partirà alle 10 da piazza Italia: il raduno è previsto davanti al busto di bronzo dedicato alla scrittrice, per proseguire poi nel rione di Santu Predu e terminare nella chiesetta della Solitudine, dove sono custodite le spoglie. «Tutti insieme, accompagnati dalla guida turistica Letizia Marongiu, attraverso smartphone, tablet, fotocamere e videocamere digitali, per promuovere attraverso il web e i social media, l’importanza della cultura e il rispetto delle opere a lei dedicate». Durante l’evento, insomma, che vedrà anche l’adesione degli studenti di una classe dell’Istituto tecnico Satta, i partecipanti posteranno fotografie scattate lungo l’itinerario deleddiano su Instagram, Twitter, Facebook, contribuendo così alla promozione, attraverso i social network, di Nuoro e di Grazia Deledda. Secondo la filosofia propria delle Invasioni digitali (www.invasionidigitali.it), movimento di persone consapevoli che «l’accelerazione della rivoluzione digitale può contribuire in maniera esponenziale allo svecchiamento delle istituzioni culturali e favorire una concezione “aperta e diffusa” del patrimonio culturale».

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