La Nuova Sardegna

Nuoro

appello del sindaco

Allarme a Triei per il rischio frane

di Nino Muggianu
Allarme a Triei per il rischio frane

Un costone rischia di cedere e ostruire l’alveo del rio Calagosu

17 aprile 2014
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TRIEI. C’è una spada di Damocle sulla testa degli abitanti di Triei, una potenziale bomba idrogeologica: ogni volta che viene annunciata un’allerta meteo, nel paese non si dormono sonni tranquilli. Il pericolo arriva da una frattura in un costone che da tempo è sotto osservazione, situato nella montagna che sovrasta il centro abitato: la località è quella di Pedras de Fogu, proprio sotto la strada Orientale sarda numero125, in territorio del Comune di Baunei. Ma più che al Comune, la competenza va attribuita al Genio civile, che da anni sta monitorando la situazione.

Il problema sta nel fatto che il pezzo di montagna potrebbe franare a valle, sbarrando il rio Calagosu: un effetto diga che poi potrebbe creare problemi a valle. Insomma, quasi un incubo che da tempo angoscia gli abitanti di Triei quando ci sono piogge abbaondanti.

A metterli a dura prova è stato il passaggio del ciclone Cleopatra, nel mese di novembre, quando la paura di molti era palpabile. «Non possiamo vivere con questa spada di Damocle sulla testa – commenta il sindaco Mariano Mugianu – le ultime esperienze e i danni causati anche dall’ultima alluvione contribuiscono a destare maggiore preoccupazione in paese». Il problema è che il Comune ha le mani legate e non ha a disposizione nè fondi nè mezzi tecnici per intervenire. L’ideale sarebbe agire prima che sia troppo tardi: tutti i tecnici hanno attestato il potenziale rischio, ma ancora non c'è stato alcun intervento specifico. Deve intervenire la Regione – conclude il sindaco di Triei –. Abbiamo fatto dei piccoli progetti di risanamento, ma ci vuole ben altro per mettere in sicurezza tutta l’area».

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