La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, feste con sorpresa apre la chiesa di Santa Lucia

di Salvatore Martini
Siniscola, feste con sorpresa apre la chiesa di Santa Lucia

Consolidati il muro e il tetto del piccolo edificio di culto chiuso dal 2010 Per i lavori di recupero utilizzati fondi della Regione, del Comune e del Cei

16 aprile 2014
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SINISCOLA. Il giorno di Pasqua sarà una data da ricordare non esclusivamente per la festa della Resurrezione. Nel piccolo borgo di mare di Santa Lucia, il 20 aprile ci sarà un altro appuntamento, molto intimo, che centinaia di persone attendono da ben 4 anni. Riaprirà infatti al culto la chiesa parrocchiale, chiusa da maggio 2010 a causa del crollo di una parte del controsoffitto interno, che ha sancito l’inagibilità dell’edificio e lo spostamento delle funzioni religiose nei locali del Centro ambientale. Dopo lunga attesa le operazioni di recupero e rafforzamento della struttura sono pressoché ultimate. La chiesa è stata risistemata in modo che l’umidità e la salsedine non facciano più danni. Sono stati consolidati i muri e il tetto. Ha una nuova veste l’altare, che ha riscoperto le linee originali di tanti decenni fa, con la riapertura di 3 nicchie dove verranno sistemate le statue della Madonna, di Santa Lucia e di San Basilio. Le operazioni di restauro hanno poi riportato alla luce l’antico pavimento nero di ardesia, che conferisce al luogo un aspetto ancora più suggestivo. Verrà inoltre benedetta la nuova statua di Gesù risorto, sistemata sull’altare. Il giorno di Pasqua, così, tanti fedeli sono attesi nella parrocchia di mare alle 10.30 per la processione di S’Incontru e per la messa solenne. La prima dopo tanti anni di silenzio.

«Da domenica la chiesa sarà riaperta al culto regolarmente – afferma il parroco di Santa Lucia, e vicario vescovile, don Ciriaco Vedele – e anche martedì 22 aprile le messe delle 9, 11 e 16 per la festa dedicata alla patrona verranno celebrate in chiesa, dove è atteso anche il vescovo di Nuoro, monsignor Mosè Marcia». I lavori di recupero dell’edificio sacro stanno inoltre riguardando la sacrestia e le cumbissias, che saranno ultimate entro poche settimane. Questo, nel frattempo, non darà alcun problema alla ripresa delle celebrazioni religiose. Domenica riaprirà infatti quello che per molte persone è il cuore del paesino, punto di incontro e di fede nonché di parecchie altre iniziative curate dalla parrocchia, che è sempre molto attiva nonostante sia tra le più piccole d’Italia.

I lavori di recupero della struttura hanno richiesto un investimento notevole, con fondi messi a disposizione dal Comune ma anche dalla Regione, dalla Cei, da diverse associazioni e altri enti, più le offerte di tanti fedeli e il ricavato di numerose iniziative di finanziamento tra la popolazione. La decisione di riaprire la chiesa nella giornata di Pasqua non sembra casuale. Vuole essere un simbolo affettuoso di rinascita e di ripresa. Come dire: di risurrezione.

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