La Nuova Sardegna

Nuoro

Furti d’auto, quattordici rinvii a giudizio

di Valeria Gianoglio
Furti d’auto, quattordici rinvii a giudizio

A metà giugno va a processo davanti al tribunale collegiale la banda composta da tredici orgolesi e un tonarese

15 aprile 2014
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NUORO. Finiranno a giudizio davanti al tribunale collegiale a metà giugno, i quattordici giovani – tutti di Orgosolo se si esclude uno di Tonara – finiti nei guai qualche anno con l’accusa di aver costituito una vera e propria associazione a delinquere specializzata in furti d’auto. La banda, secondo quanto stabilito dallo stesso gip nel decreto che li ha rinviati a giudizio, tra il 2006 e il 2008, aveva imperversato in mezza Sardegna rubando auto, mettendo a segno altri furti, e dedicandosi pure al traffico d’armi.

Il folto gruppo di giovani barbaricini era stato scoperto soprattutto grazie a una mole poderosa di intercettazioni. Tra una conversazione e l’altra, infatti, gli nvestigatori avevano raccolte le prove dell’esistenza dell’associazione a delinquere che si occupava principalmente di rubare auto tra Nuorese, Baronia, Bassa Gallura, ma si spingeva anche nell’Oristanese.

Uno dei primi furti documentati, tuttavia, non era quello di un’auto, ma quello di una motosega in quel di Macomer. Ma le vittime delle loro scorribande andavano bel oltre i confini del Marghine e riguardavano in particolare la zona di Orosei, Galtellì, San Teodoro, Olbia e Cabras.

In diversi altri casi, invece, alcuni componenti del gruppo, si erano macchiati del reato di danneggiamento. Come in un episodio dell’inizio del 208, quando due degli attuali imputati, Andrea Taras e Mario Costantino Musina, «in concorso tra loro, esplodevano lungo il corso Repubblica di Orgosolo, un colpo di arma da fuoco indirizzato a una Lancia Thema, forandola nella carrozzeria, così danneggiandola». Mentre qualche mese prima, altri componenti del gruppo avevano rubato persino «la macchina operatrice scaricabile Fiat Iveco di proprietà della società Aspica srl, concessionaria per lo smaltimento dei rifiuti solidi del Comune di Padru».E sempre nel 2007, ben sei degli attuali imputati, erano stati accusati di essere entrati in una villa, dopo aver scardinato con un palanchino in ferro una delle grate metalliche che proteggevano una dellefinestre della stessa villa. E all’interno della casa si erano decisamente sbizzarriti: si erano impossessati di tutto un po’. Dalle motoseghe ai decespugliatori. Tant’è che il gip scrive che hanno «cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità». I quattordici del gruppo sono: Andrea Taras, Alessandro Dessolis, Mario Francesco Flore, Giuseppe Crissantu, Giuseppe Mele, Sossio Reccia, Pasquale Musina, Davide Sau, Francesco Crissantu, Mario Costantino Musiba, Mario Musina, Gonario Rubanu, Francesco Corraine.

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