La Nuova Sardegna

Nuoro

Età media, Macomer la città più vecchia di tutta la provincia

di Tito Giuseppe Tola
Età media, Macomer la città più vecchia di tutta la provincia

Il centro del Marghine, con 44,4 anni, supera Oliena e Nuoro La crisi costringe i giovani a emigrare in cerca di lavoro

10 aprile 2014
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MACOMER. Tra i Comuni della provincia di Nuoro con più di cinquemila abitanti, Macomer è quello con l’età media più alta. Seguono, con la differenza di un anno in meno, Oliena e Nuoro. L’età media dei macomeresi è di 44,4 anni, mentre a Oliena e Nuoro è di 43 anni. L’età media dell’intera provincia è di 44,1 anni. Non si tratta di una differenza abissale, ma basta per lasciare a Macomer uno dei record meno invidiabili della provincia, quello di un paese che invecchia con tutti i problemi che ne derivano. L’invecchiamento della popolazione comporta infatti problemi e costi per dare delle risposte in termini di servizi che i Comuni non sono più in grado di sostenere per intero.

L'invecchiamento della popolazione di Macomer si è accentuato dopo il 2000. La fascia di età tra i 40 e i 65 anni è la più numerosa, ma tende ad aumentare anche quella fino ai 70 anni. Sta di fatto che la popolazione di Macomer, in un decennio, è invecchiata e l’età media tende a crescere col passare degli anni. Nel 2002 era di 39,7 anni per abitante. Negli anni successivi la crescita non si è arrestata. Il balzo più deciso è stato compiuto negli ultimi cinque anni. Nel 2007 l’età media era di 41,9 anni per abitante. Nel 2012 è passata a 44 anni e a 44,4 nel 2013. Se si confronta il dato con quello degli altri comuni della zona si può dire che Macomer se la passa meglio. L’invecchiamento della popolazione nel Marghine è piuttosto accentuato. Si pensi che a Bortigali e Dualchi l’età media degli abitati è di 48,7 anni. Tutti i paesi della zona tendono a spopolarsi per mancanza di prospettive economiche e di servizi (in alcuni hanno chiuso anche le scuole medie e le elementari) e i giovani se ne vanno alla ricerca di opportunità occupazionali. Calano quindi i matrimoni e le nascite. Rimangono i più anziani e cresce l’età media dei residenti. Le stesse cause hanno determinato l’invecchiamento della popolazione di Macomer, dove però i servizi scolastici non mancano. Manca invece il lavoro, che è una delle cause di spopolamento.

Alla mancanza di lavoro e alla fuga dei giovani si somma il calo delle nascite. Negli ultimi dieci anni sono nati meno di cento bambini all’anno, con punte minime di sessanta. la più bassa nel 2013: appena 58 bambini. Intanto la popolazione invecchia e cambiano le esigenze. Cresce la domanda di servizi per la terza età e il bisogno di assistenza. I servizi sociali del Comune cercano di dare risposta ai nuovi bisogni. «Si interviene con l’assistenza domiciliare – dice l’assessore Rossana Ledda –, un altro tipo di servizio è erogato dal centro anziani. Per le due associazioni di anziani presenti a Macomer mettiamo a disposizione i locali». Da parte della Asl è prevista la realizzazione di una residenza sanitaria assistita che darà un altro tipo di risposta. Diversi anziani di Macomer sono attualmente ricoverati nella Rsa di Milis e in altre strutture.

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