La Nuova Sardegna

Nuoro

«Dimenticate mamma Regione»

di Gianluca Corsi

La risposta del docente della Cattolica, Antonello Menne, ai corsisti del Must

02 aprile 2014
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NUORO. «Ragazzi, uscite dalla logica “assistita” e rivendicazionista nei confronti di “mamma Regione”, cogliete l’opportunità unica che vi è stata offerta e provate a mettere le ali ai vostri sogni». Rilancia sull’importanza di investire nell’alta formazione a Nuoro Antonello Menne, docente di diritto privato e societario all’Università Cattolica del Sacro Cuore e coordinatore del Must, il master per Manager dello sviluppo turistico territoriale e la gestione delle imprese turistiche. «Riuscire ad organizzare un master fuori dalla sede istituzionale – spiega Menne _ è un’impresa difficilissima, senza dimenticare che, in questo caso, la Regione ha dimostrato grande lungimiranza, perché ha deciso di investire in un percorso post-universitario di alto livello, e non nei soliti corsi di formazione». Anche se residente a Milano, Menne è legato al Nuorese (è originario di Orotelli), e lo dimostra anche il fatto che sia tra i promotori, nonché coordinatore, del Master della Cattolica attivato a Nuoro.

«Dall’Ocse all’Unione Europea, per non parlare dello stesso governo italiano, tutti i soggetti che stanno tentando di risolvere la grave crisi occupazionale attuale sono concordi nell’affermare che la strada da intraprendere va proprio in direzione di maggiori investimenti nell’istruzione e nella formazione». Menne risponde anche al gruppo di ex studenti che, a distanza di un anno, sono ancora in cerca di occupazione, anche perché – a detta loro – la Regione, a fronte di un notevole sforzo finanziario per organizzare il master, sarebbe rimasta sorda alle richieste di maggior valorizzazione e promozione dei nuovi manager del turismo. «La Regione – chiarisce il coordinatore del Must – non ha compiti di intermediazione tra domanda e offerta nel mondo del lavoro; piuttosto le va riconosciuto il merito di aver finanziato un master che agli studenti sardi non è costato praticamente niente, e che a Milano (o in qualsiasi altro posto) sarebbero stati costretti a pagare profumatamente».

Per Antonello Menne la domanda che dovrebbero farsi i nuovi manager nuoresi,non è tanto “che cosa può fare la Regione”, quanto “che cosa posso fare io adesso”? «In Sardegna – dice – il settore turistico, che già incide per il 7% nel Pil, non può che espandersi. La leva dello sviluppo nell’isola è legata proprio a turismo, ambiente e cultura. Ora sta ai sardi, e il Must ha tentato di fornire il suo contributo, capire in che modo intercettare questa crescita».

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