La Nuova Sardegna

Nuoro

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Maltempo, paura per la caduta di massi e alberi

di Giovanni Melis

DESULO. Paura lungo le strade di Barbagia a causa dei temporali di fine marzo, che hanno portato frane e cedimenti di terreno che hanno comportato la caduta di massi e alberi. Uno di questi ha messo...

29 marzo 2014
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DESULO. Paura lungo le strade di Barbagia a causa dei temporali di fine marzo, che hanno portato frane e cedimenti di terreno che hanno comportato la caduta di massi e alberi. Uno di questi ha messo a serio rischio una pattuglia del corpo forestale regionale che rientrava da un sopralluogo. Il fatto è accaduto avanti ieri. Durante il rientro in base, l’automezzo è stato fermato da un grosso albero, sradicato da una frana avvenuta lungo la strada statale 295. L’albero era appena caduto in strada e solo la prontezza di riflessi del conducente ha consentito di evitare lo schianto contro tronco e frasche. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Sorgono, i carabinieri di Desulo e Belvì, quelli della compagnia di Tonara e alcuni volontari. Successivamente sono arrivati gli operatori e i tecnici dell’Anas. Il traffico ha subito una lunga deviazione, con gli automobilisti che intendevano raggiungere Desulo e Tonara che hanno dovuto fare il giro dalla Atzara Sorgono. Nel giro di qualche ora la normalità è stata ristabilita. «È stata una brutta sensazione – spiega l’ispettore Antonello Paba – risolta grazie ad un buon coordinamento di tutte le forze in campo. Ma rimane il problema sui bordo strada sui quali devono essere studiati degli interventi di salvaguardia, che richiedono la collaborazione di tutti». Sul fronte strade campestri è un autentico disastro. La stessa forestale ha segnalato diversi problemi di dissesto lungo i camminamenti che conducono ai pascoli di montagna di Desulo. La quantità d’acqua è stata tale da creare autentici torrenti lungo strada. Allarme rosso anche lungo la Gadoni Seulo, dove si temono ulteriori crolli. Il sindaco gadonese Antonello Secci, continua la sua protesta e attende l’intervento della Regione o di «qualsiasi ente che abbia a cuore le sorti del territorio». Stessa situazione per il sindaco Gigi Littarru che ha scritto all’assessore regionale ai lavori pubblici Paolo Maninchedda, sperando di trovare «quell'attenzione concreta che sinora è mancata. Senza fondi non avremo scampo. Il territorio rimarrà isolato e forse per alcuni, ridurci a riserva isolata sarà un punto di pregio».

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