La Nuova Sardegna

Nuoro

La giunta propone una tariffa unica per i rifiuti urbani

di Tito Giuseppe Tola
La giunta propone una tariffa unica per i rifiuti urbani

Macomer, salgono i costi dopo il distacco di alcuni Comuni L’assessore Congiu: «Non riusciamo ad avere la premialità»

21 marzo 2014
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MACOMER. Macomer e i Comuni che conferiscono i rifiuti a Tossilo non possono farsi carico dei maggiori costi dell’impianto causati dal distacco dell’Oristanese e dei Comuni del Nuorese che portano i rifiuti a Chilivani, per cui la Regione dovrà istituire la tariffa unica di smaltimento e compensare quei comuni che conferiscono a Tossilo sostenendo maggiori oneri. Gianfranco Congiu, assessore comunale al Bilancio ed esponente di spicco del Partito dei Sardi, porterà la proposta in Consiglio comunale. La porterà poi alla valutazione degli altri Comuni della zona in modo da sostenerla con un fronte unico e, infine, la porterà all’attenzione della Giunta regionale. Smaltire i rifiuti nella discarica di Chilivani costa 150 euro a tonnellata, mentre smaltirli a Tossilo, se non si hanno premialità, costa 199,15 più Iva. I cittadini di Macomer hanno pagato una bolletta Tarsu (poi Tares e in futuro Tari) abbastanza pesante proprio per questo motivo, ma non solo. La seconda causa dell’alto costo della bolletta dei rifiuti a carico delle utenze di Macomer è nella raccolta differenziata. L’ottanta per cento dei cittadini la fa bene, ma c’è uno zoccolo del venti per cento che la fa male o non la fa per niente. «Non riusciamo a beneficiare della premialità – dice l’assessore Congiu – perché non raggiungiamo la soglia del 60% di raccolta differenziata. Siamo anzi in penalità e paghiamo per lo smaltimento 5,16 euro in più a tonnellata. Con la premialità avremo avuto uno sconto del 40% pari a circa 250 mila euro di risparmi complessivo da spalmare sulla Tari. La raccolta differenziata era al 48,26% nel primo trimestre dello scorso anno, al 50,81% nel secondo, al 51,99% al terzo ed è crollata al 47,70% nel terzo. Macomer era uno dei comuni più virtuosi della Sardegna perché è stato il primo ad avviare la raccolta differenziata dei rifiuti, ma è in penalità perché il 20 per cento dei cittadini non la fa o la fa male e perché nel secco finisce il 14,37% di organico». All’impianto di Tossilo si esegue l’analisi merceologica dei rifiuti che consente di dire cosa ha conferito il singolo comune e di misurare la quantità di ciò che finisce nel secco e nell’umido. Nel rifiuto secco indifferenziato di Macomer, ad esempio, finisce una grande quantità di indumenti, umido, ceramiche e carta mista. «Perché – si chiede l’assessore Congiu – una quota della popolazione si rifiuta di fare bene la raccolta differenziata? Stiamo cercando di trovare la risposta. Se tutti la facessero si abbatterebbe il costo di smaltimento e si sarebbe possibile ridurre la bolletta. Questo, però, è solo una delle cause del caro tariffe. La Regione deve istituire la tariffa unica o farsi carico della differenza. Macomer i comuni che conferiscono a Tossilo non possono essere penalizzati mentre si avvantaggia chi ottiene deroghe a quanto impone il piano regionale. Con la Tari non ci sarà nessun aumento delle tariffe, è solo un diverso modo di calcolo».

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