La Nuova Sardegna

Nuoro

Consorzio, operai verso la fermata

di Lamberto Cugudda

Da 11 mesi senza stipendio, i dipendenti decisi a bloccare l’attività del depuratore

19 marzo 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Le 14 maestranze del Consorzio industriale provinciale Ogliastra, che fra otto giorni avranno maturato ben 11 mensilità arretrate (considerate anche tredicesima e quattordicesima) di preparano a scioperare, interrompendo la depurazione dei reflui fognari. E non solo provenienti da Tortolì-Arbatax, ma bensì anche da Girasole, Lotzorai e Santa Maria Navarrese. Ieri mattina, il segretario generale provinciale Ogliastra della Cgil, Giacomo Pani ha inviato, al prefetto di Nuoro, alla commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, al presidente della Regione e del Consorzio industriale, la nota con «la procedura per il raffreddamento dei conflitti- tentativo obbligatorio di conciliazione ai sensi della normativa vigente». Il tutto come atto preliminare per la proclamazione dello sciopero. Pani scrive: «Poiché siamo consapevoli del disagio in cui potrebbe incorrere la popolazione dei comuni interessati per l’interruzione di un servizio delicato come la depurazione dei reflui fognari, la scrivente confida nel vostro autorevole intervento per una mediazione positiva del conflitto convocando le parti nei termini previsti dalla normativa vigente»Il segretario generale della Cgil provinciale Ogliastra, per l’ennesima volta segnala: «I dipendenti del Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra, si trovano in una situazione di gravissima difficoltà economica. Dovendo percepire 11mensilità arretrate a causa del dissesto economico-finanziario dell’ente consortile, denunciato a più riprese e mai risolto». Nella nota del sindacato, in maniera particolare, si evidenzia: «Il Consorzio industriale registra una situazione debitoria accumulata negli anni, che sta portando al collasso l’ente e le attività di sua competenza; la pressione dei creditori sta rendendo indisponibili le risorse finanziarie per l’esecuzione di diverse opere pubbliche; rischia di fermarsi l’impianto di depurazione consortile, su cui sono convogliati i liquami fognari di Tortolì, Lotzorai, Girasole e S. Maria Navarrese, per la mancanza di manutenzione e per la nota morosità dell’ente nei confronti dell’Enel». E conclude: « Liquami che non confluiscono a mare solo perché i lavoratori tengono gli impianti in efficienza senza disponibilità di mezzi, risorse finanziarie e pezzi di ricambio. Sono a rischio anche le altre attività ordinarie dell’ente come l’assistenza alle operazioni di alaggio delle imbarcazioni in area portuale e le manutenzioni ordinarie e straordinarie dell’area industriale di competenza dell’ente».

La strage

Famiglia sarda sterminata in Germania, sgomento nell'isola: «Le loro radici sono qui, tornavano spesso»

di Giancarlo Bulla
Le nostre iniziative