La Nuova Sardegna

Nuoro

la rassegna

Canti dall’Ortobene, un successo

Lunghi applausi durante la serata all’insegna della musica popolare

19 marzo 2014
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Grande successo sabato scorso al teatro Eliseo per la sesta edizione di Canti dall’Ortobene. La rassegna tematica organizzata dall’omonima associazione e sotto la direzione artistica di Alessandro Catte ha incassato lunghi applausi come negli anni precedenti. Un appuntamento che si conferma di primissimo piano a livello regionale suscitando entusiasmi e forti emozioni tra i presenti in sala giunti da ogni parte della Sardegna. Il titolo emblematico, “È inverno: storie e leggende”, rappresentato da una bellissima foto del nuorese Domenico Ruiu, racchiude il contenuto di una serata dove la splendida voce di Gisella Vacca ha guidato i cori verso un lungo racconto fatto di istorias e par’historias talvolta accompagnate dai sottofondi musicali suonati da Alessandro Catte e Andrea Solinas al pianoforte e da Michele Turnu alla fisarmonica. I cori hanno intervallato il racconto con l’esecuzione dei brani inseriti nel copione.

La serata è stata aperta da un’anteprima, dovuta e sentita, dedicata al maestro Bobore Nuvoli scomparso un mese fa. Tutti i cori hanno eseguito una versione del Babbu nostru. Subito dopo il Coro Ortobene ha aperto eseguendo Ierru e confermando il lavoro che da anni svolge puntando sull’unione di elementi della tradizione con quelli della musica colta avvallato da una vocalità impostata precisa è solida. Il Coro Bachis Sulis di Aritzo diretto da Michele Turnu, a seguire, ha dimostrato una buona e completa preparazione vocale messa in evidenza dagli innovativi spartiti dei brani creati dal loro direttore. Il coro Zente Sarda di Ovodda che fa del recupero di melodie tradizionali il suo punto di forza, con una vocalità importante e genuina ha rievocato tempi passati e una coralità molto legata al territorio. Il Coro Ana Nugoro Amada ha portato le leggende dell’Alta Italia eseguite con sicurezza e ordine con vocalità piena e risoluta. È stato anche assegnato il premio Ortobene che è andato quest’anno al compianto Peppino Giglio, bolotanese, fondatore del coro Melchiorre Murenu che ha lasciato una forte impronta corale personale portando a Macomer la coralità importante. A lui il Coro Ortobene, il suo direttore e la città di Nuoro hanno dedicato questo giusto riconoscimento che suggella l’importante lavoro svolto da questo musicista. Chiusura con i ringraziamenti agli sponsor e alle istituzioni che hanno permesso questa edizione della rassegna e consegna di quadri ricordo realizzati dall’artista nuorese Pietro Costa.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative