La Nuova Sardegna

Nuoro

“Il depuratore non funziona, il rio Posada sarà una fogna a cielo aperto”

“Il depuratore non funziona, il rio Posada sarà una fogna a cielo aperto”

Nuoro, la denuncia arriva dall’assessore all’ambiente della Provincia: un’altra conseguenza della disastrosa alluvione

18 marzo 2014
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NUORO. “Il Bacino del Rio Posada è prossimo a trasformarsi in una fogna a cielo aperto”. Lo sostiene l'assessore all'ambiente della Provincia di Nuoro, Marco Murgia, delegato per l'emergenza post alluvione. “Questo perchè - spiega l'esponente della Giunta nuorese - il depuratore di Bitti-Lula-Onanì e quello di Torpè non sono utilizzabili e dunque i reflui arrivano senza filtri, nel primo caso, nel Rio Mannu, che poi si immette nel Rio Posada, e, nel secondo caso, direttamente nel Rio Posada”.

“Fino ad ora - continua l'assessore - la diluizione causata dalle piogge è riuscita a limitare l'impatto ambientale causato dal non utilizzo dei depuratori, ma con la stagione secca e con l'arrivo dei turisti, la situazione diventerà non più sostenibile”. Secondo Murgia, “la bomba ecologica innescata dall'alluvione sta per scoppiare”.

La situazione è resa ancora più grave dal fatto che “vicino a Posada - sottolinea ancora l'assessore - non può essere utilizzata una parte della rete fognaria danneggiata dall'alluvione”. Le richieste di intervento da parte della Provincia di Nuoro sono state inviate al Commissario per l'emergenza alluvione Giorgio Cicalò e poi ai vertici dell'Ato e di Abbanoa. La situazione è grave anche a Nuoro dove non sta funzionando l'impianto di sollevamento di Tanca 'e S'ena con conseguente scarico dei reflui non depurati nel fiume Cedrino.

“Già due mesi fa, in occasione del Tavolo della ricostruzione - dichiara Murgia - il presidente della Provincia Deriu aveva sollecitato un intervento immediato per evitare che il non utilizzo dei depuratori si trasformasse in emergenza ambientale. Ora non si può più attendere e siamo pronti a diffidare Abbanoa dall'andare avanti con gli scarichi”.

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