La Nuova Sardegna

Nuoro

Schianto mortale, di chi è la marijuana?

di Valeria Gianoglio
Schianto mortale, di chi è la marijuana?

Nello zainetto vicino alla Lancia è stato trovato un chilo e mezzo di droga. Ieri le unità cinofile hanno fatto i controlli

12 marzo 2014
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NUORO. Inchiesta aperta per “omicidio colposo”, ma ancora nessun nome iscritto nel registro degli indagati. Il giorno dopo l’incidente al km 37 e 500 della 131 dcn, poco dopo lo svincolo per Orotelli, nel quale è morto il sassarese Vincenzo Giannichedda, gli inquirenti sono alla caccia delle eventuali responsabilità. E già emergono le prime sorprese.

A cominciare dal fatto che Antonio Nicola Dore, il conducente della Lancia Ypsilon nella quale viaggiava anche Giannichedda, è risultato positivo all’alcol-test. Sottoposto all’esame, dopo lo schianto, gli è stata riscontrata una percentuale di alcol pari a 1.10. Il suo tasso, insomma, superava del doppio il limite consentito: non poteva guidare. Dore, da avant’ieri notte è ricoverato nell’ospedale San Francesco di Nuoro: le sue condizioni, inizialmente giudicate piuttosto serie, ieri sono in parte migliorate ed è stato ritenuto fuori pericolo. I medici gli hanno diagnosticato ferite in diverse parti del corpo, giudicate guaribili con trenta giorni di cure.

Ma la vera sorpresa, nell’inchiesta sull’incidente mortale di avant’ieri sera, sulla statale 131 dcn, è il ritrovamento di una consistente quantità di droga, nei pressi del luogo dello schianto. Un chilo e mezzo di marijuana, diviso in due panetti, e custodita in uno zainetto, che è ancora in cerca di autore.

O meglio, al momento, non è possibile attribuire con certezza la droga ai due che viaggiavano nella Ypsilon 10 che si è ribaltata diverse volte fino provocare, purtroppo, la morte di Giannichedda. Certo è che lo zainetto si trovava nei pressi dell’utilitaria che poco prima si era schiantata, in fase di sorpasso, contro la Mercedes classe C guidata da Vincenzo Porcu, 34 anni, di Teti.

Ieri pomeriggio, per far luce proprio sul ritrovamento dello zainetto pieno di droga, sono intervenute anche le unità cinofile della polizia. E a lungo, i pastori tedeschi, addestrati al ritrovamento degli stupefacenti, hanno annusato la Lancia Ypsilon reduce dallo schianto. Ma a quanto pare, al suo interno, non hanno trovato nemmeno la più piccola traccia di marijuana o di un’altra sostanza stupefacente.

Lo zainetto, insomma, resta ancora senza un padrone. In teoria, potrebbe anche essere stato abbandonato in quel punto da prima dell’incidente. Ma solo le prossime tappe dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Nuoro e seguita dalla polizia stradale nuorese guidata da Raffaele A gioni, potranno stabilirlo. Per ora, i suoi possessori restano un mistero, anche se, data la vicinanza con la Lancia Ypsilon, per gli inquirenti è ragionevole ipotizzare che provenga da lì. L’altro elemento che è emerso dalle indagini condotte ieri è che Giannichedda, nel sedile del passeggero, non indossava la cintura di sicurezza. Se l’avesse allacciata, con molta proabilità, si sarebbe salvato.

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