La Nuova Sardegna

Nuoro

Chessa: «Pluriclassi per salvare la scuola»

Chessa: «Pluriclassi per salvare la scuola»

Austis, la replica del sindaco al comitato dei genitori: «Ma il nostro è un servizio di qualità»

11 marzo 2014
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AUSTIS. La replica del sindaco di Austis, Lucia Chessa, non si fa attendere. Il primo cittadino del piccolo centro del Mandrolisai respinge l’accusa di voler chiudere la scuola del paese e soprattutto di non voler tenere all’istruzione dei bambini. «Ho un'idea di sviluppo delle zone interne della Sardegna che non passa attraverso il taglio dei servizi – dice Chessa – Passa viceversa attraverso il riconoscimento del pieno diritto ad accedere a servizi di qualità dovunque si scelga di vivere e di far crescere i propri figli. Siamo una zona marginale, demograficamente debole dove già da qualche anno il concetto di qualità dei servizi non è utilizzato a nostra tutela ma paradossalmente è utilizzato quale argomento per giustificare tagli che ci discriminano. Nell'arco di pochi anni è stato chiuso il punto nascita, il tribunale, diverse scuole primarie e il rischio ora incombe sulle scuole superiori. È un sistematico lavoro di demolizione che desertifica, cancella opportunità, toglie prospettive di crescita e innesca un meccanismo che incentiva ulteriormente la decrescita demografica. Naturalmente – aggiunge il primo cittadino – ho pieno rispetto delle scelte individuali di quei genitori che scelgono di iscrivere i propri figli in una scuola più grande ma credo che laddove le battaglie non sono finalizzate a conservare e migliorare i servizi ma a sopprimerli vuol dire che il territorio stesso ha rinunciato a difendersi».

Lucia Chessa, oltre che essere sindaco è insegnante in una scuola superiore e il mondo della scuola lo conosce bene. «Riteniamo che non sia interesse di questa comunità chiudere le scuole – dice – viceversa riteniamo che sia necessaria un’adeguata rappresentanza politica di questo territorio per evitare che queste comunità si trasformino in paesi dormitorio con pochi servizi. L’amministrazione che rappresento ha sempre prestato la massima attenzione alla cultura e all'istruzione: Investiamo nel decoro degli edifici, nelle mense scolastiche, in progetti comuni elaborati dalla scuola e dalla amministrazione e contribuiamo per quanto di nostra competenza alla qualità delle nostre piccole scuole sviluppando e finanziando interventi di carattere didattico e di facilitazione della comunicazione tra le famiglie e gli insegnanti. In collaborazione con i docenti – conclude Chessa – stiamo predisponendo un progetto didattico per rendere disponibili nelle pluriclassi professionalità ulteriori che garantiscano un’offerta formativa di livello alto e riteniamo che questa sia la via da percorrere. Questa è una battaglia per la sopravvivenza e dobbiamo cercare di rivendicare il nostro essere cittadini uguali agli altri. Non abbiamo ricevuto atti ufficiali che attestino la chiusura della nostra scuola ma così facendo, il comitato non fa altro che anticipare la fine». (k.s.)

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