La Nuova Sardegna

Nuoro

Austis, scuola nel caos comitato di genitori contro la pluriclasse

di Kety Sanna
Austis, scuola nel caos comitato di genitori contro la pluriclasse

Duro attacco al Comune che non tutela l’istruzione «Assurdo che veniamo ascoltati dai sindaci degli altri paesi»

10 marzo 2014
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AUSTIS. A quasi un mese dalla prima protesta, il comitato spontaneo dei genitori di Austis fa sentire di nuovo la sua voce: «Ai nostri amministratori non interessa minimamente l’istruzione dei nostri figli. Non hanno risposto prima perchè impegnati in campagna elettorale, ma neppure ora si sono degnati di prendere in esame un problema che da troppo tempo non ci lascia più tranquilli. Eppure da settembre la nostra scuola verrà chiusa».

Le famiglie del piccolo centro di 880 anime del Mandrolisai, infatti, da anni lottano per non perdere la scuola ma soprattutto per evitare che i loro figli continuino a frequentare la pluriclasse. «La percentuale di studenti del nostro paese che abbandonano gli studi è elevatissima – sottolinea il comitato – ma sembra che questo a nessuno importi. Possibile che alla nostra battaglia si debba interessare il sindaco di un altro paese, quello di Atzara, e non il nostro? La proposta di accorpamento avanzata dal dirigente scolastico, dal primo cittadino di Atzara e dal sindaco di Ortueri è stata invece negata dall’amministrazione comunale di Austis che intende risolvere il problema pagando un insegnante a progetto, non considerando il fatto che mancano i numeri degli alunni per poter fare la scuola. Da qui – aggiunge il comitato – la nostra decisione di chiedere i relativi nullaosta per iscrivere i bambini in altre sedi. A settembre la scuola primaria di Austis verrà chiusa mentre quella secondaria avrà 20 alunni accorpati in un unica classe dalla prima alla terza. Noi genitori siamo stati accusati di voler contribuire in questo, quando invece sono gli stessi amministratori che con le loro decisioni, impermeabili ad ogni tipo di proposta da noi avanzata, ci portano a iscrivere i nostri figli altrove per poter assicurare loro l'istruzione. Per non parlare poi del fatto che ci sarebbero sette insegnanti perdenti posto nonché l'esclusione dal regolamento del Comune sui rimborsi delle spese di viaggio, per gli alunni della scuola d'Infanzia, Primaria e Secondaria di I° che frequentano la scuola dell'obbligo fuori dal territorio comunale di Austis».

Un problema che, secondo il comitato, si potrebbe risolvere creando un polo didattico dove fare frequentare ai propri figlio corsi di studio regolari e non pluriclassi. «Occorre ricordare – aggiungono i genitori – che contro l’accorpamento di tutte le classi in una sola, ci si era pronunciati nel gennaio del 2011 nella sala riunioni della Comunità montana del Mandrolisai, quando si parlò del dimensionamento scolastico territoriale. Ebbene, allora si deliberò sulla volontà di organizzare una rete scolastica che rappresentasse tutto il territorio della Comunità montana, attribuendo un plesso per comune, senza pluriclassi e con un intero ciclo di scuola, ottenendo l'impegno della Regione a garantire e supportare il funzionamento del servizio associato territoriale per il trasporto degli studenti, organizzato e gestito dalla stessa Comunità montana. Ma – chiude il comitato – purtroppo non se n’è mai fatto nulla».

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