La Nuova Sardegna

Nuoro

Con la sagra degli asparagi si saluta il Carnevale 2014

di Federico Sedda
Con la sagra degli asparagi si saluta il Carnevale 2014

Orotelli, annullo filatelico per l’iniziativa della Pro loco e del Comune Thurpos, thurpeddos ed eritajos sfileranno ancora per le vie del paese

08 marzo 2014
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OROTELLI. Sagra degli asparagi, sfilata delle maschere thurpos, thurpeddos ed eritajos e speciale annullo filatelico nella sala del consiglio comunale per celebrare alla grande “Su carrasecare oroteddesu 2014”.

Sono questi i contenuti della manifestazione che domani, domenica 9 marzo, chiuderà il carnevale di Orotelli organizzato dal Comune, dalla Pro loco e dall’associazione culturale maschere etniche Thurpos. Si comincia alle 10 con l’apertura, nella storica piazza Sant’Antonio, degli stand della quarta edizione della sagra degli asparagi promossa dalla Pro loco, presieduta da Tore Pusceddu.

I cuochi cominceranno a cucinare il tipico prodotto delle campagne di Orotelli fin dal primo mattino, per offrire poi ai visitatori gustosi piatti a base di teneri turioni di asparagi cucinati secondo ricette tradizionali: dal riso con gli asparagi, alle frittelle, dagli asparagi con le uova, alla semplice frittura con le cipolle. Il tutto per richiamare i turisti, ma anche per valorizzare un prodotto che, insieme ai thurpos e al grano, rappresenta il simbolo di questo centro barbaricino, il cui territorio, ricco di rocce e anfratti dove cresce l’asparagina, è tra i maggiori produttori di asparagi della Sardegna. Tanto da avere rappresentato una micro economia locale.

«Negli anni Cinquanta e Sessanta – raccontano gli anziani – il prodotto veniva esportato in continente dagli Ermini: una famiglia di commercianti di agnelli. Un chilo veniva pagato ai giovani raccoglitori anche 150 lire». Economia reale, che, a distanza di anni, potrebbe essere rispolverata quale trampolino di lancio per valorizzare sul mercato un prodotto locale tipico. Nella giornata di domani Orotelli offrirà ai visitatori anche il suggestivo scenario della sfilata di thurpos ed eritajos. Le maschere si ritroveranno alle 15 nel rione Iscathai per il solenne rito della vestizione. La sfilata partirà alle 16 per raggiungere la centrale piazza Su Palu, dove si terrà la festa finale, con la maschere etniche che, in mezzo al pubblico, offriranno da bere a tutti in segno di abbondanza e prosperità. I thurpos, infagottati nei loro vestiti d’orbace nero e con il viso annerito dalla fuliggine, si muovono in coppia, simboleggiando il giogo di buoi, tenuti a fatica da un altro thurpu che rappresenta il contadino. S’eritaju (il riccio), invece, avanza con il saio bianco e la benda di tela rossa. Sotto il vestito nasconde tappi di sughero ricoperti con gli aculei del riccio. Cerca una donna da abbracciare per pungerla. Un rito di iniziazione per propiziare una buona annata. I riti delle maschere saranno suggellati dallo speciale annullo filatelico. L’ufficio sarà allestito presso la sala consiliare dalle 14,30 alle 20,30.

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