La Nuova Sardegna

Nuoro

Depuratore, Lerede sollecita Abbanoa

L’ente avrebbe dovuto prendere in carico l’impianto già da mesi in base a una delibera regionale

04 marzo 2014
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«Attendiamo che Abbanoa, ottemperando a quanto stabilito nella delibera della giunta regionale dello scorso 11 febbraio, ottemperi alla presa in carico del depuratore consortile. A metà della scorsa settimana ho scritto una nota ad Abbanoa, ricordando che passaggio doveva scattare dal primo giorno del mese in corso. Cosa che, fino a oggi, non è ancora avvenuta».

A parlare è il presidente (dalla fine del mese di agosto dello scorso anno) del Consorzio industriale provinciale Ogliastra, Mimmo Lerede (FI), sindaco uscente di Tortolì-Arbatax, che più volte aveva chiesto che avvenisse tale passaggio di competenze in relazione al depuratore consortile ubicato nella zona industriale di Baccasara. L’impianto tratta i reflui non solo di Tortolì-Arbatax, ma anche di tutta l’area costiera del nord Ogliastra, ovvero dei centri di Girasole, Lotzorai e della frazione rivierasca baunese di Santa Maria Navarrese. In totale, oltre 20mila residenti (13mila solo a Tortolì-Arbatax), con la popolazione che quadruplica in piena stagione vacanziera. I cinque operai, addetti alla manutenzione e al controllo del depuratore consortile – nella delibera della giunta regionale viene evidenziato che devono essere trasferiti ad Abbanoa – così come i loro colleghi impiegati e non, tutti facenti capo al Consorzio industriale – che in totale ha 14 maestranze dirette – devono avere dieci mensilità arretrate, comprensive di tredicesima e quattordicesima. Una situazione molto pesante per i dipendenti consortili e le loro famiglie.

Nella delibera dello s corso 11 febbraio della giunta regionale, viene rimarcato: «Il mancato trasferimento dell’impianto al gestore del servizio idrico integrato, ha comportato l’assunzione, da parte del Consorzio industriale (con sede a Tortolì) di oneri di gestione dell’impianto che non hanno trovato copertura nella quota di remunerazione tariffaria da parte del gestore unico. Pertanto, la gestione diretta da parte del Consorzio ha contribuito ad aggravare la già difficile situazione dello stesso ente debitoria. In quanto detta gestione comporta degli oneri legati sia al personale addetto al ciclo produttivo, sia alle altre spese ordinarie necessarie per garantire il funzionamento di detto impianto». (l.cu.)

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