La Nuova Sardegna

Nuoro

Sei proposte per un nuovo sviluppo

di Lamberto Cugudda
Sei proposte per un nuovo sviluppo

Il presidente della Confindustria, Roberto Bornioli, presenta ai candidati il progetto per rilanciare il tessuto produttivo

30 gennaio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





«Verso un progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne. Sei proposte programmatiche per l’Ogliastra per la legislatura 2014-1019 della Regione». A presentarle ai candidati presidenti alle elezioni regionali è Roberto Bornioli, presidente di Confindustria della Sardegna centrale. «In particolare – ha detto ieri mattina Bornioli in una conferenza stampa tenuta insieme agli imprenditori del direttivo dello Sportello Ogliastra di Confindustria – il progetto dovrà focalizzarsi su sei punti. Questi sono: valorizzare l’ambiente a fini turistici e produttivi; rilancio dell’industria turistica valorizzando la cultura e l’agroalimentare; realizzazione e completamento delle infrastrutture strategiche; rilancio e potenziamento dell’area industriale di Tortolì-Arbatax; salvaguardare alcuni presidi importanti come l’Asl 4, il tribunale e le scuole; investire in istruzione e formazione specializzata. I sei punti indicati come cardine del progetto sono in linea con gli obiettivi previsti dall’Ue per la programmazione dei fondi 2014-2020». E ha precisato: «Il documento intende illustrare proposte operative da inserire nel programma elettorale e di governo della prossima giunta regionale. L’obiettivo è di fornire alcune linee di indirizzo basate su sei principali azioni strategiche per l’elaborazione di un progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne». Per l’Associazione degli industriali, se nell’isola la crisi è molto grave, questa è ancora più preoccupante nella Sardegna centrale «colpita da un progressivo e massiccio processo di deindustrializzazione, non accompagnato da un parallelo e concreto piano di riconversione». E si passa al fatto che, nonostante le promesse di riconversione delle aree ex Cartiera di Arbatax e gli ingenti fondi destinati alla sua infrastrutturazione, nulla di concreto è stato realizzato. «Nonostante i progetti – ha evidenziato Confindustria – il Polo nautico non è mai di fatto decollato, anche se vi operano importanti aziende di eccellenza. Negli ultimi anni la fase di recessione ha colpito tutti i settori trainanti: dall’edilizia, quasi al collasso, al turismo, in fortissima difficoltà. La provincia Ogliastra è all’ultimo posto, in Italia, per dotazione infrastrutturale. Tra fondi regionali, Anas e Cipe, i finanziamenti assegnati al territorio e mai spesi ammontano a 287 milioni. Il loro impiego riguarda porto di Arbatax, scalo aereo di Tortolì, urbanizzazione aree ex Cartiera, infrastrutture e depuratore consortile della zona industriale di Tortolì-Arbatax, oltre che i lavori per la nuova strada statale 125 (tronco Tortolì-Tertenia-san Priamo))». Da tempo, Confindustria, sulla base della Legge regionale 3/2009, ha chiesto l’attivazione dell’Area di crisi a Tortolì-Arbatax, ma senza ottenere risposta positiva. Dai dati Istat l’Ogliastra risulta la provincia sarda col più alto tasso di disoccupazione, che è al 22,5 per cento, a fronte di una media regionale del 15,6 per cento. «La difficoltà nel fare impresa e creare economia – è stato detto ieri matina – determinano un progressivo e continuo spopolamento. Tra il 2002 e il 2012, i Ussassai e Seui, hanno perso rispettivamente il 20 e il 15 per cento dei loro abitanti. Alcuni demografi prevedono che l’Ogliastra passerà dai 58mila abitanti del 2013 a poco più di 34 mila nel 2050. Eppure ha tante potenzialità, a partire dalla zona industriale di Tortolì-Arbatax». Per Confindustria a monte del progetto vi sono due precondizioni: «Occorre innanzitutto sostenere e consolidare i settori e le attività produttive esistenti. Il riferimento è al settore metalmeccanico, dell’agroalimentare, del turismo e dell’edilizia. La seconda precondizione è legata agli investimenti necessari nella scuola e nella sanità».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative