La Nuova Sardegna

Nuoro

Caso Testimonzos, la perizia slitta alla fine dell’estate

di Valeria Gianoglio
Caso Testimonzos, la perizia slitta alla fine dell’estate

L’esperto nominato dal tribunale ha chiesto altri tre mesi Dovrà stabilire i confini dei lotti che devono essere confiscati

29 giugno 2013
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NUORO. Cinque mesi non sono bastati.Per sbrogliare “quel pasticciaccio brutto” dei confini di Testimonzos e stabilire con esattezza quali terreni debbano essere confiscati e acquisiti al patrimonio del Comune di Nuoro in base a una sentenza datata 2003, lo stesso perito nominato dal tribunale, ovvero Aldo Mauri, ha dovuto alzare, almeno provvisoriamente, bandiera bianca.

O meglio, in queste ore, ha chiesto al tribunale altri novanta giorni per depositare lo studio che gli è stato commissionato dai giudici alla fine dello scorso gennaio. E così, insomma, quella infinita telenovela che è il caso Testimonzos, con i suoi mille rivoli di proteste, promesse, piani urbanistici e cause penali, è tutt’altro che conclusa.

Bisognerà attendere la fine dell’estate, dunque, per capire con precisione quali sono i lotti che devono essere confiscati ai ben 89 proprietari degli stessi, tutti colpiti dalla sentenza di dieci anni fa.

Sono passati due lustri, infatti, ormai, da quando il tribunale di Nuoro ha stabilito che Testimonzos e le sue costruzioni, venute su a poco a poco, mattone per mattone, erano una “lottizzazione abusiva”.

Ma lo stesso tribunale ha stabilito anche che il reato penale era ormai prescritto ma che, in quanto lottizzazione, esisteva una pena accessoria che era ben lungi dall’essere “scaduta”: la confisca dei terreni e l’acquisizione dei lotti al patrimonio del Comune.

Ma prima di procedere con la confisca e con i suoi complicati risvolti, esiste però un passaggio imprescindibile: stabilire gli esatti confini dei lotti da confiscare, accertare se nel frattempo vi siano stati passaggi di proprietà o ulteriori frazionamenti, capire chi e cosa ci abbia costruito sopra.Ecco perché il tribunale ha ritenuto opportuno nominare un perito, l’ingegnere Aldo Mauri, e affidare a lui la complicata matassa dei confini.

Quando la vicenda era cominciata, infatti – ormai più di dieci anni fa – la zona di Testimonzos la raccontavano giusto un paio di mappali, e nulla di più. Dopo dieci anni, i mappali si sono moltiplicati, così come si sono moltiplicati i frazionamenti dei lotti e il ricco contorno di dibattito e polemiche.

Aldo Mauri, in questi cinque mesi, ci si è messo d’impegno, per sbrogliare il pasticciaccio, ma il tempo a disposizione, evidentemente, non gli è bastato. «A causa della complessità della perizia», ha chiesto al tribunale altri tre mesi di tempo, al termine dei quali, lo studio dettagliato sarà pronto.

E a quel punto? Cosa succederà? Se lo chiedono in tanti, in queste ore, e non solo gli 89 proprietari dei lotti da confiscare. Una volta che la perizia viene depositata, il percorso della vicenda dovrebbe essere questo: il tribunale si preoccupa di trascrivere la sentenza all’Agenzia del territorio, ovvero alla ex Conservatoria delle beni immobili.

E a quel punto i lotti verrebbero formalmente acquisiti al patrimonio del Comune, con tutto ciò che ci è stato costruito sopra.

Ma tutto questo resta ancora una previsione del tutto teorica. Se non venissero confiscati entro una decina di anni, verrebbero acquisiti per usucapione dagli stessi attuali proprietari.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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