La Nuova Sardegna

Nuoro

«Provincia di Nuoro, il web è cosa di famiglia»

di Giovanni Bua
«Provincia di Nuoro, il web è cosa di famiglia»

Il blogger Graziano Siotto attacca la gestione dei servizi on line dell’Ente: vincono ditte diverse ma delle stesse persone

03 gennaio 2013
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NUORO. Aziende diverse, e teoricamente in concorrenza tra di loro, che da anni offrono importanti servizi web alla Provincia, sono tutte riconducibili alle stesse persone. E hanno addirittura lo stesso numero di telefono (che è anche quello di un fast-food cagliaritano, dove l’amministratore di una di loro lavora). Servizi che vanno dalla creazione di portali web (quello del Contratto d’Area di Ottana con annessa formazione del personale dell’Ente addetto alla gestione costerà 28mila euro) alla realizzazione della rassegna stampa on line (liquidati nel 2012 oltre 11mila euro), ma anche alla segreteria organizzativa di Press Tour, creazione di loghi e di siti web. Una serie di appalti ”in economia” (e quindi praticamente a chiamata diretta), assegnati a società che si intrecciano in un vorticoso giro di compartecipazioni. Che porta sempre allo stesso indirizzo di Cagliari, aprendo lo spazio ad alcune doverose domande.

Il blogger. Questo il risultato della puntigliosa e documentata inchiesta di un blogger nuorese non nuovo a incursioni di questo tipo negli affari di Comune e Provincia: Graziano Siotto. Che nel suo spazio web (http://grazianosiotto.altervista.org) offre una ottima lezione di giornalismo investigativo e, seguendo il filo di una determina del 1 agosto e di un misterioso numero di telefono cagliaritano cerca di dipanare quella che, andando avanti, appare sempre più come un inestricabile matassa.

La Dalos. È il 1° agosto 2012, e con la determina n° 1634, la direzione generale della Provincia di Nuoro indice una procedura di spesa “in economia” per la realizzazione, gestione provvisoria del portale web del Contratto d’Area di Ottana. Le richieste vengono inviate ad aziende diverse ed il prezzo a base d’asta al ribasso viene fissato in 30mila euro. Il 31 agosto, a seguito dello svolgimento della gara, viene dichiarata aggiudicataria del servizio la ditta Dalos S.r.l. con sede a Nuoro per un importo complessivo di 28.800 euro. Siotto scopre la notizia, non ha mai sentito il nome dell’azienda in città e la cerca su google: accede al sito webdove, a fondo pagina, si legge che ha sede a Nuoro ma con numero di telefono con prefisso di Cagliari.

Il numero cagliaritano. Il blogger “incolla” il numero di telefono su Google e scopre che lo stesso numero è indicato anche per altre due aziende: il “Gruppo Editoriale Iceland” e la “Freelandia”. Sono nomi noti nel settore. E inoltre Iceland è la società che cura, proprio per la Provincia di Nuoro, la realizzazione della rassegna stampa on line. Rassegna che però, stranamente, è la Freelandia a indicare sul suo sito di gestire. Anche la Dalos risulta aver già prestato servizio per la Provincia di Nuoro ed enti affini: nel 2011 ha curato la segreteria organizzativa del Press Tour “Barbagia, cuore di Sardegna” e il “Mountain Bike Educational Press Tour” Ha inoltre creato il logo del parco naturale regionale di Tepilora e realizzato il sito web del Gal Nuorese Baronia.

Chi sono? Il blogger non si ferma. E cerca in rete chi sia il proprietario dei domini web delle tre aziende (che, precisa, non necessariamente è anche il proprietario della azienda che ha quel determinato sito): a nome di tale Marcotullio Coco son registrati i domini della Iceland e della Freelandia. A nome di tale Michela Coco è registrato quello della Dalos.

A questo punto Siotto decide di fare delle visure camerali. Da cui risulta che Iceland. ha sede a Cagliari. La gestione è di Carmen Ferrari. Gli altri due soci sono Marcotullio Coco e Isabella Coco. La Freelandia ha sede legale a Cagliari nella stessa via: i soci sono Marcotullio Coco, Michela Coco e Isabella Coco. La Dalos ha sede legale a Nuoro. L’amministratore unico è Dario Lopes. La socia è Carmen Ferrari.

Il volontario. Dario Lopes dalle visure camerali un ragazzo del 1990. On line spunta il curriculum. Tra le altre cose ha prestato attività di volontariato nell’associazione “I Sardi”. Forse “I Sardi Soccorso” (presidente Marcotullio Coco, fondatore un consigliere comunale Pd di Cagliari il cui sito personale è stato curato da Iceland). O a “I Sardi” che si occupa di “corsi di alfabetizzazione alla comunicazione, alla grafica editoriale, alla caricatura ed alla vignetta”. Il sito web di questa associazione è creato dalla Freelandia. Il presidente della stessa associazione è tale Alessandro Coco. Che era accomandatario della stessa Iceland prima che la carica fosse acquisita da Carmen Ferrari.

Il fast food. Un intreccio inestricabile, completato dalla ciliegina sulla torta: «Nei giorni in cui ero intenzionato a chiudere questa inchiesta – spiega Siotto – ha aperto a Cagliari un fast food. Il suo numero di telefono è sempre lo stesso, quello di Iceland, Freelandia e Dalos. Il dominio del sito è intestato a Michela Coco. E nella pagina facebook del fast food salta fuori Dario Lopes, attualmente lì impiegato.

Domande. Insomma il volontario presso l’associazione “I Sardi” dei Coco, socio principale della Dalos che ha appena vinto un appalto da 28mila euro per la Provincia di Nuoro lavora in un fast food che risponde al numero telefonico delle altre aziende di Cagliari sempre legate ai Coco, che della Dalos dovrebbero essere concorrenti. «Viene da chiedersi – chiude il blogger – , come sia statisticamente possibile che nei vari anni siano state indette gare informali, per le quali si ha la prerogativa di invitare aziende scelte dallo stesso ente e che le aziende risultate vincitrici siano diverse ma legate tra loro da stessi soci e persone in stretti rapporti amicali e/o parentali».

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