La Nuova Sardegna

Nuoro

Alcoa, congelata la fermata degli impianti di Portovesme

Alcoa, congelata la fermata degli impianti di Portovesme

Con lo slittamento del tavolo al ministero dello Sviluppo economico, l’Alcoa raffredda la fermata dell’impianto di Portovesme sino a dopo la riunione di lunedì 10 settembre. Lo stesso giorno si terrà la grande manifestazione degli operai a Roma

03 settembre 2012
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CAGLIARI. Slitta al 10 settembre, lunedì prossimo, alle 15 secondo quanto si apprende da fonti sindacali, l’incontro sulla vertenza dell’Alcoa al ministero dello Sviluppo economico previsto per dopodomani. Per il 5 era in programma a Roma una grande manifestazione dei dipendenti della società americana che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Portovesme. La Glencore, società svizzera che ha manifestato l’interesse di subentrare, dovrebbe esprimere un suo parere definitivo entro venerdì prossimo.

La manifestazione dei dipendenti dell’ Alcoa si terrà il 10 settembre, confermano le stesse fonti, il giorno dell’incontro al ministero di via Veneto al quale parteciperanno i rappresentanti dei lavoratori, i vertici del Mise e della società americana. È previsto l’arrivo a Roma di circa 600 persone tra operai, indotto e alcuni sindaci dell’area del Sulcis, nella provincia di Carbonia- Iglesias, la più povera del Paese. Anche la scorsa settimana, in concomitanza dell’incontro al ministero con la Glencore, erano arrivati per un presidio nella Capitale decine di operai ed esponenti sindacali. «Il sottosegretario De Vincenti, considerato che la riunione ministero-Glencore si terrà il 7 settembre», riferisce Giovanni Matta, della segreteria regionale della Cisl sarda, «ha ritenuto opportuno fra slittare l’appuntamento, per avere più elementi da portare al tavolo con azienda, regione e sindacati. L’importante è che lunedì prossimo il governo porti reali e positivi elementi di novità e che intervenga».

Con lo slittamento del tavolo al ministero dello Sviluppo economico, l’Alcoa raffredda la fermata dell’impianto di Portovesme sino a dopo la riunione di lunedì 10 settembre. L’azienda lo ha comunicato ai sindacati che, insieme con la Regione Sardegna, avevano chiesto di far slittare la fermata, già in corso, delle celle elettrolitiche.

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