La Nuova Sardegna

Nuoro

Assunzioni al Cup della Asl di Nuoro, la spuntano in 83 su 1500

di Valeria Gianoglio
Assunzioni al Cup della Asl di Nuoro, la spuntano in 83 su 1500

Ma on line scoppiano le polemiche su presunti clientelismi e parentopoli. La multinazionale che ha fatto le selezioni: potevamo anche evitare il bando

31 agosto 2012
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NUORO. In questi ultimi due mesi hanno sfilato silenziosi e affamati di lavoro, tra bacheche dell’Asl, ospedale, uffici di multinazionali con contratti di subappalto legati al project financing della sanità nuorese. Sono 1500 studenti universitari, ex precari storici della stessa azienda sanitaria, disoccupati, ma anche professionisti senza una occupazione stabile, di Nuoro e dintorni, che hanno bussato alle porte della sede nuorese della multinazionale Derichebourg, allungato il loro curriculum, e atteso che qualcuno li chiamasse per una selezione. Solo 83 di loro ce l’hanno fatta e hanno agguantato un contratto di lavoro a tempo indeterminato all’interno dell’Asl come personale del Cup, il centro unico di prenotazione, ma a quanto pare non solo. Sono il 5,53 per cento, come conferma ieri la stessa Derichebourg.

Un contratto di lavoro che prevede uno stipendio netto mensile di circa 600 euro, e che è frutto di una “selezione per titoli e colloquio”. E tanto basta, dopo aver letto i nomi, per scatenare le polemiche di clientelismi e parentopoli. Tanto basta per insinuare di “figli di” assunti senza sufficienti meriti e senza concorso, anche se le norme, e i rivoli del project financing, a quanto pare, consentono di assumere a tempo indeterminato senza una selezione pubblica. Solo che stavolta a sollevare il problema, o quantomeno a porre qualche domanda, è solo la rete. Solo internet e una lista di nomi che gira. Non è nessun sindacato, nemmeno uno dei più piccoli, non è nessun politico, solitamente attento ai problemi della sanità, non è nessun componente della maggioranza e dell’opposizione, né in Provincia, né in Comune o in un altro ente locale del Nuorese. Nessuno che abbia nemmeno provato a chiedere se il canale e il metodo seguito dall’azienda sanitaria per rifornirsi di nuove e preziose forze lavoro, non sia suscettibile di critica, non offra il fianco a eventuali clientelismi, non apra le porte al rischio che qualche politico infili i suoi protetti senza troppi sforzi.

«Clientelismi? Siamo abituati a sentire queste insinuazioni ma noi pensiamo solo a fare con scrupolo il nostro mestiere»: alla Derichebourg non si stupiscono, insomma, delle insistenti lamentele, comprese quelle di un bando di selezione diffuso in ritardo o non pubblicizzato a sufficienza, ma le respingono con filosofia e altrettanta serenità.

Del resto, dice uno dei funzionari dell’azienda, Gianluca Marciano, «noi potevamo anche evitare di fare il bando, in base al contratto che abbiamo con la Cofely, potevamo anche procedere direttamente alle assunzioni, ma abbiamo preferito seguire il nostro solito percorso, rivolgerci a un’azienda che si occupa di selezionare il personale e di nominare la commissione per farlo. E così è avvenuto, nella commissione c’erano anche due psicologi. In questi due mesi ci sono arrivati ben 1500 curriculum, ma ovviamente non c’era posto per tutti. Un’ottantina circa sono stati selezionati per il Cup: abbiamo ottenuto il grande risultato di stabilizzare anche molti ex lavoratori precari. Ma gli altri curriculum non li cestineremo. Noi siamo una multinazionale seria, che segue il personale anche dopo l’assunzione, lo prepara e controlla che segua il disciplinare». Dieci violazioni al disciplinare, ad esempio, in queste ore sono state contestate dalla multinazionale ad altrettanti neo dipendenti dell’azienda sanitaria. «Facciamo anche le ronde notturne per controllare se i portieri dell’Asl dormono mentre sono in servizio» aggiunge Marciano.

Ma la voce della rete, in queste ultime settimane, si è fatta sentire. On line circola la lista degli 83 assunti e tra loro sembra vi siano diversi figli “eccellenti”. Figliocci di politici, figli di consiglieri comunali nuoresi, parenti di sindacalisti. Le parentele, di per sé, non sono certo una colpa, ma resta il fatto che assumere a tempo indeterminato nell’Asl utilizzando questo canale e metodo di selezione, apra la porta al rischio di clientelismi.

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