La Nuova Sardegna

NUORO. Alle 16 di ieri, quando il gruppo di Nuoro parte dalla Cattedrale, anche il ciclone Beatrice sembra voler dare una mano decisa agli organizzatori agitando i 2000 costumi accaldati con un maestrale leggero leggero. E così, è un piacevole vento fresco a salutare la sfilata del Redentore numero 112, davanti a un pubblico dai grandi numeri. Sono circa 20mila le presenze che si contano lungo il percorso nelle vie del centro di Nuoro. E che assistono al primo vero Redentore low cost degli ultimi tempi. Un Redentore da spending review.

Niente fuochi d’artificio, sul finale della serata: tagliati, perché costano troppo. Transenne per recintare il percorso dei cavalli chieste in prestito ai comuni vicini, perché le casse del Comune non hanno i soldi per sostituire quelle che sono state rubate negli anni passati. Persino alcuni partecipanti alla sfilata in costume, quest’anno, si sono adattati generosamente ai tempi di magra: una decina di loro, infatti, ieri sera ha preso parte all’evento in modo del tutto gratuito. Mentre gli altri, si sono accontentati di un rimborso spese più modesto.

Eppure, nonostante il taglio del 21 per cento nei finanziamenti, e quel passaggio dai 150mila euro dell’anno scorso ai 118mila di quest’anno, l’edizione numero 112 della sfilata in costume ha dimostrato ancora una volta che in tempi di crisi si aguzza l’ingegno.

La sfilata di ieri dura quattro ore e mezza: il primo gruppo parte alle 16 dalla piazza della Cattedrale, l’ultimo passa intorno alle 19.30 davanti alla piazza delle Grazie, ma i cavalli, piuttosto numerosi, sfilano fino alle 20.30. Ma, complice il ciclone Beatrice e il suo corredo di maestrale, la folla che assiste alla sfilata non abbandona le proprie posizioni neppure per un minuto. .

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