La Nuova Sardegna

POSADA. Nessuna novità è ancora emersa in merito alle indagini intraprese dai carabinieri della compagnia di Siniscola sulla rapina con sparatoria ai danni del gestore del distributore Esso del paese.

Salvatore Ruiu che è anche vicesindaco del centro costiero è stato di nuovo sentito dagli inquirenti per mettere a fuoco eventuali dettagli emersi durante le concitate fasi della rapina che potrebbero rivelarsi molto utili per le indagini.

Per tutta la giornata sono proseguiti anche gli accertamenti sui filmati di alcune telecamere di sorveglianza poste nei pressi del distributore.

Si ha la speranza che almeno una di queste abbia registrato le immagini dei due componenti della banda che per oltre un’ora, incuranti del viavai su una delle strade principali del paese, hanno atteso il momento buono per avvisare i due complici che, nel frattempo, si erano nascosti davanti a casa di Salvatore Ruiu.

Una rapina che poteva anche trasformarsi in tragedia perché i malviventi sapevano certamente che Ruiu, regolarmente autorizzato alla legittima difesa, gira di solito con una pistola proprio per evitare di essere rapinato nel tragitto distributore-casa.

La presenza del figlio Mauro, che rientrava nella casa di via Repubblica con il padre, ha frenato il gestore da una pronta reazione (e forse è stato meglio così) perché altrimenti la rapina sarebbe potuta finire nel sangue.

A Posada ieri ha tenuto banco ovviamente il discorso sicurezza: l’istituzione della caserma dei carabinieri, è stato detto, sarebbe sicuramente un deterrente per ladri e rapinatori. Purtroppo da ben sedici anni, il paese è privo di un presidio di pubblica sicurezza e solo nei due mesi centrali dell’estate viene aperta una stazione dell’Arma.

Ma evidentemente non basta a frenare i scaltri malviventi, disposti a tutto pur di riuscire nei loro intenti.