La Nuova Sardegna

Nuoro

Sulla Nuoro-Olbia arriva l’autovelox fisso

di Valeria Gianoglio
Sulla Nuoro-Olbia arriva l’autovelox fisso

Primo nell’isola, il “tutor” è entrato in funzione tra Nuoro e Olbia: registra la velocità media, limite 90 km/h

08 agosto 2012
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NUORO. Da sabato scorso, quando, primo e pioniere nell’intera isola, è comparso un po’ in sordina e lo hanno avvistato i primi automobilisti dallo sguardo acuto, sta facendo perdere il sonno a decine di pellegrini della Nuoro-Olbia, ad altrettanti trasfertisti della statale 131 dcn, a centinaia di motociclisti che amano sfrecciare dal capoluogo barbaricino verso le spiagge della Gallura. E in queste ore, dopo una maxi mobilitazione su internet, la sua immagine sta rimbalzando su un mucchio di computer della Barbagia al grido di “State attenti ai nuovi quattro rilevatori di velocità fissi installati tra Budoni, San Teodoro e Ovilò. Non sanno più come fare cassa”. Ne sanno qualcosa, i componenti del gruppo Motociclisti Ottana Boes Bikers. Un gruppo di amanti delle due ruote che proprio in questi giorni sta organizzando un raduno a Olbia, per la fine di agosto, e si è trovato di mezzo una sgradita sorpresa.

L’”intruso” in questione, così almeno lo giudica evidentemente un consistente gruppo di abitanti del Nuorese, si chiama “tutor” ed è un sistema per rilevare la velocità di chi si muove nelle strade. Si compone di due rilevatori posti a distanza l’uno dall’altro, e in grado di calcolare in modo immediato la velocità media di chi ha superato entrambi i punti di rilevazione. Se la velocità media supera quella consentita, in quel tratto è di 90 km/h, zac. Non c’è scampo: parte la multa in modo automatico all’indirizzo del proprietario dell’auto. Ne viene immortalata la targa attraverso un sistema di telecamere.

Il tutor sistemato sabato scorso dal Comune di San Teodoro, ma ancora in fase di rodaggio, si trova in entrambi i sensi di marcia della statale 131 dcn, la Nuoro-Olbia, al chilometro 119 e 250 e al chilometro 128 e 300. Sono due impianti, in sostanza, uno per ogni direzione di marcia, che si compongono di due rilevatori ciascuno, posti a 9 chilometri di distanza l’uno dall’altro, nel tratto compreso tra Budoni e San Teodoro e tra San Teodoro e Loiri Porto San Paolo. Un tratto che i nuoresi, e non solo, percorrono spesso e volentieri, soprattutto in estate, per raggiungere le località della costa, fare una passeggiata al mare, andare in discoteca. Un tratto che altrettanto spesso, soprattutto in passato, si è rivelato trafficatissimo, pericoloso, decisamente poco sicuro, insomma.

Ecco perché – così spiegano gli stessi amministratori – il Comune di San Teodoro qualche mese fa decide di intervenire per stroncare il fenomeno incidenti, e bussa alle porte della prefettura di Nuoro per chiedere il via libera a un’idea: installare sul proprio tratto di competenza della statale 131 dcn, il primo “tutor”, ovvero rilevatore di velocità media, dell’intera Sardegna. La prefettura di Nuoro non risponde subito di sì. Memore del passato, e di qualche problema avuto con altri comuni, vuole prima sgomberare il campo dall’idea che l’amministrazione, con la nuova proposta, voglia puramente “fare cassa”.

Anche perché il ministero dell’Interno lo vieta in modo esplicito. La prefettura di Nuoro, tuttavia, valuta altri dati: a cominciare dal fatto che il tratto di strada di San Teodoro sia considerato strategico anche per le forze dell’ordine. È trafficato, si trova vicino a un porto-ingresso dell’isola: controllarlo con un sistema di telecamere, di rilevazione della velocità e delle targhe, di fatto aumenta anche il livello della sicurezza nel resto del territorio. E così, al comune di San Teodoro, la prefettura dice sì. Via libera al primo “tutor”, ovvero rilevatore di velocità media installato su una strada della Sardegna. Dopo il rodaggio del weekend appena trascorso, entrerà a regime in queste ore e resterà fisso, notte e giorno. Con buona pace degli automobilisti che vedono solo lo spauracchio delle multe.

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