La Nuova Sardegna

OVODDA. C’è una Barbagia che corre nei tempi della crisi e, nonostante le difficoltà ha voglia d’ investire e trovare nuovi sistemi produttivi ecocompatibili. Si tratta della Suber Extra di Ovodda, impresa a conduzione familiare di tappi di sughero che, nonostante i tempi trova tempo e qualche risorsa da dedicare all’ambiente. Tanto da meritarsi un premio dall’assessorato regionale alla Difesa dell’Ambiente, nel concorso “La Sardegna verso la green economy”. Il premio era un riconoscimento agli enti pubblici e alle imprese che hanno raggiunto rilevanti risultati, sviluppando progetti miranti a ridurre l’impatto ambientale. I vincitori si sono distinti per la qualità, l’innovazione, l’efficacia delle iniziative realizzate. Suber Extra ha ottenuto il premio «per l’innovazione economicamente e ambientalmente sostenibile realizzata, partendo da uno scarto di lavorazione».

La trovata dell’azienda, presieduta da Franco Moro era semplice. Taglio drastico del combustibile petrolifero, utilizzato solo per far partire le macchine, che poi proseguono con un composto solido vegetale costituito da terriccio derivato dalla macinatura e polveri provenienti dai sistemi di aspirazione delle macchine di produzione. Uno scarto di lavorazione insomma che viene raccolto nei punti di produzione polveri e viene inviato ad una caldaia a biomassa per produzione di energia termica.

Oltre ciò, è stato installato un impianto fotovoltaico di tipo “grid-connected” ossia permanentemente connesso alla rete elettrica e privo di alcun sistema di accumulo.

Un’idea originale che ha trovato giusto riscontro presso la regione. Stamattina il presidente della Suber Extra sarà presente a Cagliari per la premiazione.

«Per noi – piega Pietro Moro – questo premio ci giunge assai gradito, anche perché è stata apprezzata la volontà di puntare su forme alternative di energia».