La Nuova Sardegna

Nuoro

Ucciso nel sonno da un incendio

Tore Cossu
Ucciso nel sonno da un incendio

Silanus, tragedia della solitudine: la vittima è di Orune

05 gennaio 2009
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SILANUS. Tragedia della solitudine a Silanus dove un uomo di 49 anni, Bastiano Raspa, originario di Orune, è stato trovato morto nella sua abitazione in vicolo Morosini. A ucciderlo è stato l’incendio partito da una candela dimenticata accesa prima di andare a dormire. Le fiamme hanno avvolto le coperte e Raspa è morto nel sonno, senza un urlo, senza che nessuno nel vicinato potesse accorgersi di quel che stava succedendo. Tanto che la disgrazia è stata scoperta solo dopo un paio di giorni.

Bastiano Raspa da circa un anno abitava a Silanus in una modesta abitazione del centro storico a pochi passi dalla piazza del Mercato. Da un paio di giorni nessuno aveva più notizie di lui e alcuni amici, preoccupati, sono andati a cercarlo. La porta di casa era chiusa a chiave, si sentiva odore di fumo. Gli amici hanno avvisato i carabinieri di Silanus, guidati dal maresciallo Carlo Castellucci.

I militari si sono precipitati in vicolo Morosini e hanno trovato Bastiano Raspa sul pavimento della sua camera da letto, il corpo parzialmente carbonizzato. Gli accertamenti hanno poi stabilito che il poveretto è deceduto a causa del fumo e dell’ossido di carbonio che si è sprigionato dalle coperte.

La notizia della scomparsa di Bastiano Raspa ha destato profonda commozione a Silanus dove era arrivato circa un anno fa su disposizione dei servizi sociali del suo paese, Orune, che lo avevano assegnato per alcuni mesi alla casa protetta. L’uomo aveva comunque deciso di stabilirsi nel centro del Marghine dove poteva contare sul sostegno di alcuni amici e dei vicini di casa che non gli facevano mancare proprio nulla. Terminata nel periodo estivo la sua permanenza nella casa protetta, aveva trovato un alloggio nel centro storico, dove viveva da solo. Una casa modesta, priva persino dell’energia elettrica. L’illuminazione veniva assicurata dalle candele che i vicini gli avevano donato. E proprio una di queste si è rivelata fatale per il povero orunese.

Le sue uscite in paese erano quotidiane, andava al bar e passeggiava in corso Vittorio Emanuele. Bastiano Raspa si era trovato bene in paese e aveva più volte manifestato la volontà di trasferire qui la residenza. Ieri mattina la terribile scoperta. Il corpo, dietro disposizione del magistrato di turno, è stato consegnato ai familiari che risiedono a Orune, dove oggi dovrebbero svolgersi i funerali.

Anche nel paese barbaricino la notizia della morte di Bastiano Raspa è stata accolta con dolore e incredulità.
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