La Nuova Sardegna

Nuoro

Una firma storica per il futuro della provincia

Lamberto Cugudda

Tortolì. Siglato l’accordo tra i sindaci dei comuni capoluogo e il presidente Soru. Tra i progetti anche la riqualificazione dei borghi marini. L’opposizione non è d’accordo

04 ottobre 2007
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TORTOLÌ. Alle 17,53, di fronte a sindaci e rappresentanti di associazioni di categoria, in consiglio provinciale, c’è stata la storica firma dell’Intesa istituzionale fra la il presidente della Regione, quello della Provincia, e i sindaci dei due Comuni capoluogo (Tortolì e Lanusei). Il presidente Soru, atteso nella sede del consiglio provinciale di via Mameli per le 15, è invece arrivato alle 16,50 (proveniente da Tertenia, dove ha effettuato una visita). È parso molto tranquillo: con grande pacatezza e ricercatezza di argomentazioni ha spiegato l’importanza della firma sull’Intesa.

 Prima del suo arrivo, il capogruppo consiliare provinciale forzista Angelo Cucca aveva attaccato duramente il presidente Piero Carta, parlando di «una sorta di manifestazione elettorale e senza delle risorse certe, oltre a interventi inseriti in Intesa già finanziati da tempo». Anche il sindaco di Lotzorai, Carlo Serra (Fi), ha parlato di «zone che ottengono molto dall’Intesa e altre quasi nulla», rimarcando come avrebbe preferito «che per ogni intervento venisse specificato quale è l’effettivo finanziamento». Il presidente provinciale di An, Armando Loi, ha protestato perché non gli è stato conceso di esprimere un giudizio politico sull’Intesa, mentre il consigliere provinciale dello stesso partito, Sergio Deidda, ha consegnato a Soru una bottiglia con “acqua al cioccolato” presa dal rubinetto della sua abitazione.

 Soru ha dimostrato di conoscere bene i problemi tortoliesi rispetto all’acqua non potabile e si è così collegato al finanziamento del sistema idropotabile relativo allo Schema 17 Ogliastra, che consentirà di risolvere molti problemi. Ha spiegato che si è fatto molto sulla cartiera e le sue aree «che sono state acquisite per sottrarle alla speculazione immobiliare e che ora vedranno l’insediamento di cantieri nautici, in primis il Gruppo Azimut e di altre intraprese relative alle fonti rinnovabili». Ha anche parlato della possibilità reale di realizzare in loco (Intermare sarda) un’importante commessa per la costruzione di torri eoliche. Ha anche citato i 120 milioni di euro ottenuti dallo Stato per il trenino verde «progetto che interessa direttamente proprio l’Ogliastra».

 Poi, in suo suo passaggio, qualcuno fra i presenti ha voluto leggervi quella che potrebbe anche apparire come una sorta di collegamento al Progetto Janas (182mila metri cubi ad Arbatax): «Per quanto attiene il turismo, puntiamo alla riqualificazione delle borgate marine, anche in chiave di sviluppo della ricettività turistica, senza realizzare nuovi villaggi».
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