La Nuova Sardegna

Nuoro

ARBATAX / I 35 ETTARI DI TERRENO ALLA REGIONE

Cantieri nautici nel futuro dell'ex cartiera

La cartiera di Arbatax
La cartiera di Arbatax

I 35 ettari che circondano l'ex cartiera di Arbatax possono diventare un polo nazionale delle costruzioni nautiche, Azimut (il leader mondiale della produzione di yacht) avrebbe già un progetto che comprende anche una Marina, anche altri sono interessati.  Lo ha annunciato il presidente Soru a metà luglio ad Arbatax tra gli applausi del consiglio provinciale e degli operai. L’ex Cartiera è stata aggiudicata definitivamente per 15,3 milioni di euro alla Sarind società controllata dalla regione senza il rilancio dell'altro concorrente, l'immobiliarista bresciano e patron dell'Olbia Calcio Franco Rusconi. Secondo voi il progetto del governatore ha serie speranze di realizzarsi e affermarsi sul mercato? Quali sviluppi potranno esserci per l'occupazione? E per l'economia della provincia?

16 luglio 2007
2 MINUTI DI LETTURA





Sarà la nautica il futuro dell'ex cartiera di Arbatax. E sarà probabilmente il gigante del settore Azimut - con sede a Torino - a prendere in mano la parte più grossa dell'area. Lo ha annunciato Renato Soru in persona tra gli applausi al consiglio provinciale dell'Ogliastra a metà luglio a Tortolì. I 35 ettari sono stati definitivamente aggiudicati per 15,3 milioni di euro all'asta presso il tribunale fallimentare di Bologna. A vincere la Regione con la Sarind, "Sardegna risanamenti industriali", società interamente partecipata dalla Sfirs la Finanziaria regionale.

A contrastare l'offerata dell'ente pubblico era stata la Arbatax Nuova Energia srl dell'imprenditore immobiliare bresciano Franco Rusconi che ha perso per "appena" 100 mila euro, la sua offerta infatti si è fermata a 15 milioni e 200 mila euro. L'imprenditore aveva dieci giorni per rilanciare ma non lo ha fatto. 

Polemiche erano state sollevate per il fatto che la finanziaria regionale si fosse presentata a un'asta a suon di rilanci con soldi pubblici contro un imprenditore privato. Ma il governatore ha difeso con forza la sua scelta e anzi ha rincarato la dose dichiarando: «Non potevamo lasciarla a chi non ha trovato cinque minuti per dirci che cosa avrebbe voluto fare di queste aree. Forse abbiamo bloccato una speculazione. Qui vogliamo un’industria sostenibile che dia garanzie per il futuro». E su questo Soru è stato prodigo di ottimismo annunciando l'accordo con i ministri Letta e Bersani, l'interesse oltre che di Azimut di altri imprenditori del settore - anche uno locale - e a prevedere fino a 500 nuovi posti di lavoro. Insomma una speranza concreta per il futuro. Voi che ne pensate? Dite la vostra.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative