La Nuova Sardegna

Salta la corsa per Carloforte ma nessuno avverte i passeggeri

di Simone Repetto
Salta la corsa per Carloforte ma nessuno avverte i passeggeri

Un turista veneto racconta del disorientamento suo e di numerosi stranieri con famiglie al seguito: «Perché non hanno comunicato la variazione on line nel sito della compagnia?»

09 agosto 2014
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CARLOFORTE. Partenza anticipata, comunicazione migliorabile, poca cortesia al telefono e traghetto ripreso fra tanti disagi. E' il disservizio patito da un turista veneto, giunto dalla provincia di Treviso a Carloforte con famiglia nella giornata di ieri, che ha dovuto affrontare non poche peripezie per ripartire dall'isola tabarchina.

Il signor De Biasi, con moglie e figlio, si era imbarcato da Calasetta col traghetto della Delcomar alle 10.15, facendo già il biglietto di ritorno, con l'intenzione di ripartire alla corsa delle 16.15. Giunto agli imbarchi nel pomeriggio, ha scoperto che il traghetto GB Conte non partiva. Cercando inutilmente spiegazioni, dirigendosi verso la biglietteria, ha trovato scritto l'avviso che la partenza era stata anticipata alle 15.45.

Avendo l'esigenza di ripartire, non ha potuto attendere la corsa successiva delle 17.45, trovandosi costretto ad imbarcarsi col traghetto Saremar delle 17.10 e rinunciare al biglietto di ritorno con Delcomar, già pagato. «Con questo servizio, si fa cattiva pubblicità all'isola», ha affermato sconsolato al termine della disavventura. «Ci voleva molto ad avvertire i passeggeri del cambio di programma via internet, invece di utilizzare l'antiquato e scarsamente efficiente metodo cartaceo? In fila con noi, c'erano anche turisti stranieri, tra cui russi e tedeschi, che non sapevano cosa fare. Inoltre, chiamando più volte la compagnia, quando sono riuscito a parlare con un operatore, alla domanda sui motivi dell'accaduto non mi è stata data nessuna risposta, senza troppa cortesia. Non è certo questo il modo di trattare l'utenza che visita un isola come San Pietro e Carloforte per la prima volta. Con questa qualità del servizio di trasporto, non ci si lamenti poi se i turisti non arrivano».

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