La Nuova Sardegna

Saremar, appello di tre parlamentari al ministro Lupi

Saremar, appello di tre parlamentari al ministro Lupi

Uras, Capelli e Piras sono contrari alla privatizzazione della compagnia di navigazione

07 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CARLOFORTE. Un incontro urgente con il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, è stato chiesto dai parlamentari Luciano Uras, Roberto Capelli e Michele Piras, per dibattere le questioni più urgenti attinenti la “qualità” dei collegamenti aerei e marittimi sardi, anche verso le isole minori. Partendo da principi di ordine economico e sociale legati al sistema dei trasporti in Sardegna, quali la continuità territoriale, il diritto alla mobilità e la sostenibilità dei costi a carico di privati ed aziende, i parlamentari sardi intendono esporre al ministro la situazione relativa alle crisi aziendali di Alitalia e Meridiana e all'andamento del trasporto marittimo, su rotte, costi di trasporto e Saremar. Della società di navigazione regionale, i cui traghetti collegano la madre isola con Carloforte, La Maddalena e Bonifacio, si intende porre l'accento sul processo di privatizzazione, che non viene ben visto dagli onorevoli sardi. A partire dall'assunto che debba privatizzarsi la maggioranza (51 per cento) del capitale sociale, ora totalmente nelle mani della Regione Sardegna. Al ministro, faranno presente che “non parrebbe obbligatorio cedere a partecipazioni private il controllo della Saremar”, oltre che “procedere ad una verifica in sede comunitaria sulla necessità di privatizzare”, rimarcando quanto previsto da normative europee sui collegamenti verso le isole minori, che potrebbero anche essere organizzati in via diretta dalla Regione. Un po' come accade per Arst, che svolge un servizio di trasporto pubblico locale come Saremar, gestito interamente dalla RAS. Uras, Capelli e Piras, hanno evidenziato lo stato di precarietà in cui versa Saremar, interessata da una procedura di infrazione UE per la messa in mare della “Flotta Sarda”, per cui dovrebbero restituirsi 11 milioni di euro di aiuti pubblici ricevuti, cifra simile che Saremar, invece, dovrebbe ricevere dall'ex capogruppo Tirrenia, per crediti vantati.

«In relazione a tale sanzione – hanno detto i parlamentari - la Saremar sta avviando la procedura di fallimento concordato con continuità di servizio. Ciò anche in considerazione della sospensione dei contributi dello Stato, previsti dall'accordo di programma stipulato con la Regione».

Siglato nel 2009, l'accordo prevedeva la concessione alla Saremar di aiuti statali per circa 14 milioni di euro per 12 anni, erogazione sospesa per la mancata privatizzazione, con il budget di esercizio (16 milioni di euro nel 2014) a totale carico regionale. (simone repetto)

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative