La Nuova Sardegna

La motocavalcata sì ma fuori dai siti naturalistici protetti

di Simone Repetto
La motocavalcata sì ma fuori dai siti naturalistici protetti

Carloforte, l’appello del Gruppo di intervento giuridico perché la gara si svolga su un itinerario compatibile con la tutela ambientale

09 maggio 2014
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CARLOFORTE. “Il motocross deve svolgersi senza fare danni a siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale”. E' questo il monito lanciato da Stefano Deliperi, del Gruppo di Intervento Giuridico, alla vigilia della seconda edizione della motocavalcata dell'isola di San Pietro, in programma domenica prossima, che vedrà decine di appassionati scendere dal traghetto per scorrazzare lungo strade e sentieri isolani.

“Gli appassionati del motocross – ha detto Deliperi - sono molti e le loro manifestazioni generano anche un interessante indotto sotto il profilo turistico. Ma devono esser svolte nel pieno rispetto delle norme di salvaguardia ambientale”. Secondo l'associazione ecologista, la motocavalcata, promossa dal Motoclub Lanciasassi di Narcao, porterà moto e quad partecipanti a seguire un percorso di 70 chilometri “di media ed alta difficoltà, tra paesaggi suggestivi con vista mozzafiato” che, oltre a ricadere in un'area Sic (Sito di importanza comunitario), potrebbe attraversare anche la Zps (Zona di protezione speciale) tra Punta Cannoni e Punta delle Oche.

“Secondo le normativa – ha ricordato Deliperi – nelle Zps sono vietati, in via generale, lo svolgimento di attività di circolazione motorizzata al di fuori delle strade e, negli ambienti costieri con presenza di colonie di uccelli marini, anche l'accesso nel periodo riproduttivo, come maggio per l'isola di San Pietro. Per questi motivi – ha concluso Deliperi – abbiamo chiesto al Corpo Forestale regionale ed al servizio S.A.V.I. di indicare agli organizzatori luoghi e prescrizioni affinchè la motocavalcata si svolga senza provocare disturbo alle specie faunistiche attualmente in fase riproduttiva”.

L'abitudine delle moto a “sconfinare” nei sentieri offroad isolani è evidente in alcune zone, come al Becco – Capo Rosso, dove sono visibili i solchi lasciati dal passaggio dei centauri.

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