La Nuova Sardegna

Sanità, quale futuro? Lunedì l’emergenza approda in Consiglio

di Tamara Peddis
Sanità, quale futuro? Lunedì l’emergenza approda in Consiglio

Dalle strutture ai problemi creati dalla mobilità passiva L’assemblea vedrà la presenza del manager dell’Asl 7

08 settembre 2013
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IGLESIAS. I problemi della sanità nel territorio approdano in Consiglio: domani, su richiesta dell’opposizione, si discuterà dal futuro del settore. Critiche, proposte e speranze ma anche la consapevolezza cha la mobilità passiva è l’emergenza. Causa disagi per il cittadino dovuti allo spostamento in altre strutture sanitarie della Sardegna ed un’ elevata spesa economica per la Asl 7, pari a 18 milioni di euro all’anno. Il 28% di cittadini del territorio emigra verso altre sututture extra provinciali per curarsi. E’ quanto sottolinea Giorgio Madeddu, medico e presidente dell’associazione Amici della vita, nata per dare aiuto e sostegno a malati tumorali, alcolisti e persone con problemi di autismo. «Al di là dei posti letto, il nodo cruciale è quello di rendere funzionali i reparti con tutti i macchinari e gli strumenti indispensabili e con la presenza delle figure professionali in modo tale che il cittadino non sia costretto a farsi curare nelle altre Asl della Sardegna o addirittura nella penisola». Il problema sanitario è stato affrontato in un incontro organizzato nei giorni scorsi dall’associazione “Amici della vita” al quale hanno preso parte sindacati, medici, il direttore generale della Asl 7 Maurizio Calamida, amministratori e autorità religiose. Si è detto tanto sul tema, ma in particolare si è sottolineato che la sanità deve essere costruita sulle esigenze e sulle necessità della popolazione che risiede nel territorio. Un dato curioso rilevato nel territorio: nel 2012 sono stati censiti 148 tumori al polmone. «E’ un dato rilevato dalla Regione che ci porta a dare risposte a questi pazienti che non si sono fatti curare nel Sulcis Iglesiente, ma sono dovuti andare fuori – spiega Madeddu – per questo è importante un reparto di chirurgia toracica, evitando a tanti cittadini liste d’attesa lunghissime in altre strutture extra provinciali, ma soprattutto garantendo un risparmio per la Asl di quasi due milioni di euro di mobilità passiva, relativi proprio a questa patologia». A mettere in evidenza il problema della mobilità passiva è anche il presidente del distretto sanitario di Iglesias Franco Porcu, sindaco di Villamassargia. Ma non solo mobilità passiva, il problema dell’organizzazione delle strutture è sempre al centro delle battaglie politiche e sindacali. Perciò l’assemblea di domani, richiesta dai consiglieri del centrodestra per discutere sul futuro della sanità si annuncia interessante. Ci saranno anche il manager dell’Asl 7 Maurizio Calamida e un rappresentante della Regione.

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