Sanità, quale futuro? Lunedì l’emergenza approda in Consiglio
Dalle strutture ai problemi creati dalla mobilità passiva L’assemblea vedrà la presenza del manager dell’Asl 7
IGLESIAS. I problemi della sanità nel territorio approdano in Consiglio: domani, su richiesta dell’opposizione, si discuterà dal futuro del settore. Critiche, proposte e speranze ma anche la consapevolezza cha la mobilità passiva è l’emergenza. Causa disagi per il cittadino dovuti allo spostamento in altre strutture sanitarie della Sardegna ed un’ elevata spesa economica per la Asl 7, pari a 18 milioni di euro all’anno. Il 28% di cittadini del territorio emigra verso altre sututture extra provinciali per curarsi. E’ quanto sottolinea Giorgio Madeddu, medico e presidente dell’associazione Amici della vita, nata per dare aiuto e sostegno a malati tumorali, alcolisti e persone con problemi di autismo. «Al di là dei posti letto, il nodo cruciale è quello di rendere funzionali i reparti con tutti i macchinari e gli strumenti indispensabili e con la presenza delle figure professionali in modo tale che il cittadino non sia costretto a farsi curare nelle altre Asl della Sardegna o addirittura nella penisola». Il problema sanitario è stato affrontato in un incontro organizzato nei giorni scorsi dall’associazione “Amici della vita” al quale hanno preso parte sindacati, medici, il direttore generale della Asl 7 Maurizio Calamida, amministratori e autorità religiose. Si è detto tanto sul tema, ma in particolare si è sottolineato che la sanità deve essere costruita sulle esigenze e sulle necessità della popolazione che risiede nel territorio. Un dato curioso rilevato nel territorio: nel 2012 sono stati censiti 148 tumori al polmone. «E’ un dato rilevato dalla Regione che ci porta a dare risposte a questi pazienti che non si sono fatti curare nel Sulcis Iglesiente, ma sono dovuti andare fuori – spiega Madeddu – per questo è importante un reparto di chirurgia toracica, evitando a tanti cittadini liste d’attesa lunghissime in altre strutture extra provinciali, ma soprattutto garantendo un risparmio per la Asl di quasi due milioni di euro di mobilità passiva, relativi proprio a questa patologia». A mettere in evidenza il problema della mobilità passiva è anche il presidente del distretto sanitario di Iglesias Franco Porcu, sindaco di Villamassargia. Ma non solo mobilità passiva, il problema dell’organizzazione delle strutture è sempre al centro delle battaglie politiche e sindacali. Perciò l’assemblea di domani, richiesta dai consiglieri del centrodestra per discutere sul futuro della sanità si annuncia interessante. Ci saranno anche il manager dell’Asl 7 Maurizio Calamida e un rappresentante della Regione.
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