La Nuova Sardegna

La vera emergenza della sanità nel Sulcis è la mobilità passiva

di Tamara Peddis
La vera emergenza della sanità nel Sulcis è la mobilità passiva

Sul tappeto anche i problemi legati ai posti letto nei presidi Lunedì un Consiglio comunale sollecitato dal centrodestra

06 settembre 2013
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IGLESIAS. La mobilità passiva è il vero problema della sanità del Sulcis Iglesiente. Causa disagi per il cittadino dovuti allo spostamento in altre strutture sanitarie della Sardegna ed un’ elevata spesa economica per la Asl 7, pari a 18 milioni di euro all’anno. Il 28% di cittadini del territorio emigra in altre strutture extra provinciali per curarsi. E’ quanto sottolinea Giorgio Madeddu, medico e presidente dell’associazione Amici della vita, nata per dare aiuto e sostegno ai malati tumorali, alcolisti e persone con problemi di autismo. «Al di là dei posti letto, il nodo cruciale è quello di rendere funzionali i reparti con tutti i macchinari e gli strumenti indispensabili e con la presenza delle figure professionali in modo tale che il cittadino non sia costretto a farsi curare nelle altre Asl della Sardegna o addirittura nella penisola». Il problema della sanità è stato affrontato in un incontro organizzato ad Iglesias dall’associazione Amici della Vita, dove hanno preso parte sindacati, medici, il direttore generale della Asl 7 Maurizio Calamida, amministratori locali e autorità religiose. Critiche, proposte e speranze. Si è detto tanto sul tema, ma in particolare si è sottolineato che la sanità deve essere costruita sulle esigenze e sulle necessità della popolazione che risiede nel territorio. Un dato curioso rilevato nel territorio : nel 2012 sono stati censiti 148 tumori al polmone.«E’ un dato rilevato dalla Regione che ci porta a dare risposte a questi pazienti che non si sono fatti curare nel Sulcis Iglesiente, ma sono dovuti andare fuori – spiega Madeddu – per questo è importante un reparto di chirurgia toracica, evitando a tanti cittadini liste d’attesa lunghissime in altre strutture extra provinciali, ma soprattutto garantendo un risparmio per la Asl di quasi due milioni di euro di mobilità passiva, relativi proprio a questa patologia». A mettere in evidenza il problema della mobilità passiva è anche il presidente del distretto sanitario di Iglesias Franco Porcu, sindaco di Villamassargia. Ma non solo mobilità passiva, il problema dell’organizzazione delle strutture sanitarie è sempre al centro delle battaglie politiche e sindacali della ex provincia Carbonia Iglesias. Lunedì nel palazzo Municipale di Iglesias si svolgerà un’assemblea richiestA dai consiglieri dell’opposizione di centrodestra per discutere sul futuro della sanità iglesiente. All’assemblea parteciperanno il direttore della Asl Maurizio Calamida e un rappresentante della Regione.

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