La Nuova Sardegna

Abbanoa, il mistero dei conguagli

di Gianfranco Nurra
Abbanoa, il mistero dei conguagli

Ai cittadini bollette anche da migliaia di euro per forniture già saldate. L’Adiconsum: «Non vanno pagate»

13 agosto 2013
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CARBONIA. Qualcuno le chiama bollette pazze. Intimazioni di pagamento per somme a tutti gli effetti consistenti.

Centinaia o migliaia di euro. Per, a quanto sembra a prima vista, forniture già regolarmente fatturate e pagate dagli utenti. Per l’ente dell’acqua è tutto regolare. «Si tratta di conguagli a saldo», spiegano. Ma di che conguagli si tratta e di quale saldo resta un mistero.

Intanto, i cittadini preoccupati prendono d’assalto l’ufficio dell’Adiconsum.

«Non si deve pagare – spiega Giancarlo Cancedda . A quando abbiamo rilevato Abbanoa sta ripetendo richieste già inoltrate ai cittadini da tempo, e sta ora reiterando la richiesta per evitare la prescrizione. In ballo ci sono ancora tutti i ricorsi presentati dai cittadini in caso di contestazioni per letture e pagamenti considerati anomali. Abbanoa non ha risposto, e fino a quando non risponde alle contestazioni gli utenti hanno il diritto di non pagare. In più, troviamo assurdo che, dopo la bollettazione gi? emessa si pretenda ora un saldo di forniture che, nella maggior parte dei casi, non hanno riscontri oggettivi, visto che per gli anni ai quali ci si riferisce non esistono letture reali dei contatori ma solo presunzioni di consumi. Su questi temi Abbanoa ha avviato una serie di contenziosi chiamando davanti al giudice Abbanoa. Alcune pronunce sono state già emesse. Per altre attendiamo gli esiti del Consiglio di Stato. Tra l’altro, abbiamo contestato che Abbanoa, che ha iniziato l’attività a dicembre del 2005, abbia fatturato a partire dai consumi del mese di gennaio di quell’anno».

Ovviamente tra le richieste di pagamento trasmesse da Abbanoa non ci sono solo conguagli, ma anche richieste di pagamenti per morosità reali. Non sono poche, e in molti casi si tratta di somme da capogiro. In pi?, non sono rari i casi che i destinatari delle richieste siano famiglie in situazioni familiari precarie sotto il profilo economico.

Un motivo per il quale l’amministrazione comunale ha stipulato un accordo con Abbanoa nel tentativo di gestire la situazione.

Per bollette superiori ai mille euro, e dietro segnalazione dell’ufficio delle assistenti sociali, gli utenti possono rateizzare la somma a debito. Una opportunità che ha anche una valenza più generale e che tiene conto dell?Isee del debitore.

«Per gli Isee fino a 5000 euro – ha spiegato Cancedda – la rata per il pagamento è di 33 euro mensili; per chi ha un Isee fino a10 mila euro la rata è di 50 euro, a 15 mila euro la rata diventa di 100 euro. Il problema vero però – prosegue Cancedda – è che i motivi di contestazione nei confronti di Abbanoa sono sempre numerosissimi. L’utente non ha voce e non ha certezze.

Una miriade di problemi ad esempio cesserebbero se, come avveniva un tempo per le letture dei contatori Enel, gli addetti alla lettura la notificassero immediatamente ai titolari. Finirebbero le contestazioni e, in caso di disguidi, i controlli potrebbero essere immediati.

Invece, Abbanoa agisce senza controlli da parte dei suoi clienti, che non trovano poi la disponibilità ad un dialogo. Così, le proteste e le diffidenze sono una normalità».

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