La Nuova Sardegna

Case popolari moderne e funzionali

di Gianfranco Nurra
Case popolari moderne e funzionali

Il Comune ha consegnato ieri le chiavi di appartamenti comunali a venticinque famiglie che vivevano in veri e propri tuguri

08 maggio 2013
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CARBONIA. Qualcuno viveva in case fatiscenti e inabitabili, in qualche caso veri e propri tuguri.

Altri si arrangiavano alla bell’e meglio in mini appartamenti di edilizia pubblica. Trenta metri quadri per una famiglia di cinque persone. Condizioni di disagio e di disperazione che andavano avanti in molti casi da anni e la cui fine era legata ad una posizione favorevole in una graduatoria comunale di aspiranti ad una casa di edilizia economica e popolare lunga almeno quattrocento nomi.

Per venticinque di queste famiglie la fine dei disagi è arrivata ieri. Il sindaco Giuseppe Casti ha consegnato infatti le chiavi di 25 nuovi appartamenti, realizzati interamente dall’amministrazione comunale. Un complesso abitativo tutto nuovo, suddiviso in cinque palazzine, realizzate lungo la via Manzoni, e che ha la caratteristica di essere all’avanguardia in campo energetico.

L’acqua calda è fornita da un impianto di energia solare “aiutato”, in caso di bisogno, da una stufa idropellet, che fornisce anche il riscaldamento dell’appartamento.

La luce condominiale, ascensore, scala, pertinenze esterne, è prodotta con impianti fotovoltaici; un altro impianto condominiale provvede alla depurazione e al riciclo delle acque bianche , utilizzabili senza sprechi nel grande cortile condominiale. Servizi e impianti di ultima generazione, che mette il complesso edilizia tra quelli all’avanguardia ne panorama cittadino. La chiave del primo appartamento, con una semplice cerimonia, è stata consegnata dal sindaco a Loretta Piras.

Ottanta metri quadrati disposti su due piani, con cucina- soggiorno, due camere da letto, due bagni. Spazi che cambiano la vita di chi era costretto a vivere in cinque persone in poco più di trenta metri quadrati.

Un condizione, quella del disagio precedente, che tocca tutti. «Vivo in un mini appartamento di Area invia Dalmazia – spiega Laura Mameli – nel tempo la famiglia è cresciuta e lo spazio è diventato insufficiente per cinque persone. Così, abbiamo presentato la domanda e ci siamo reinseriti nella graduatoria. Questo appartamento è tutta un’altra cosa. Finalmente ognuno ha il suo spazio». C’è chi arriva alla casa dopo dieci anni di parcheggio nella graduatoria. «È un sogno che si realizza – spiega Silvana Demontis – la casa che mi hanno assegnato è piccola, ma è sufficiente. È una casa vera». Soddisfazione anche da parte dell’amministrazione. «Si tratta di abitazioni che sono all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e ambientale – ha spiegato il dirigente del Servizio lavori pubblici Giampaolo Porcedda – e che non sono certo una normalità nell’edilizia pubblica. Siamo soddisfatti e orgogliosi della realizzazione».

E soddisfatto anche il sindaco. «Sostituendoci ad Area, che negli ultimi anni è stata molto assente e non ha brillato certo per appartamenti realizzati, abbiamo dato risposte a bisogni essenziali, come quello della casa, di molti nostri concittadini – ha spiegato – si tratta di uno sforzo consistente, che consente di attenuare i problemi della carenza di case in città».

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