La Nuova Sardegna

Gli artigiani: serve un durc leggero

Il documento unico di regolarità contributiva da modificare col Piano Sulcis

04 maggio 2013
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CARBONIA. Il movimento Artigiani e Commercianti Liberi del Sulcis sollecitare l'inserimento nel Piano Sulcis la questione del Durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva che deve essere allegato ad ogni richiesta di lavoro, sia pubblico come privato, pena l'esclusione dell'impresa dai lavori.

«Avevamo affrontato la questione con il precedente governo – dice Ivan Garau – e presso il Ministero dello Sviluppo Economico una delegazione, accompagnata dall'assessore provinciale Guido Vacca, era stata ricevuta dai funzionari con la promessa che il tema sarebbe stato portato all'interno del Piano Sulcis. Ora chiediamo che l'iter venga ripreso e che quindi si trovi una soluzione».

Garau fa notare che è sufficiente che salti anche uno solo dei pagamenti nei confronti dello Stato, per non aver il Durc e quindi perdere qualsiasi opportunità di lavoro ma non solo, si perde anche il diritto ad incassare eventuali pagamenti per lavori già eseguiti.

«Le piccole imprese – conclude nella sua nota Ivan Garau – devono essere messe in condizione di incassare i propri crediti e di acquisire nuovi lavori, eliminando temporaneamente, anche solo per tre anni, l'ingiusta e sproporzionata punizione di chi incappa nel minimo ritardo nel pagamento degli oneri dovuti. Non è giusto che lo Stato determini la paralisi e magari la chiusura di una impresa solo perché ritarda in qualche pagamento, mente le amministrazioni pubbliche, a causa del patto di stabilità, non onorano i propri impegni senza subire conseguenze».

Carlo Floris

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